“Perché un pilota di jet, una volta in volo, non spegne mai il motore?”. Se consideriamo un’azienda, un’impresa o attività commerciale che è già conosciuta e forte sul mercato (e che vuole restare tale), questa di certo non potrà prescindere dal continuare a ricordare il proprio nome, i propri prodotti o servizi con una comunicazione pubblicitaria che sia sempre all’altezza dell’immagine e del prestigio aziendale. Infatti, la continua presenza del proprio brand nel panorama pubblicitario è sicurezza economica per il futuro. La pubblicità funziona come messaggio di rassicurazione al mercato verso cui si conferma senza indugi la qualità della propria offerta.
La brand awareness come stimolo delle vendite
Aziende e brand “illuminati” hanno perfettamente intuíto che uno degli scopi di investire nella pubblicità è quello di far conoscere un prodotto al fine di aumentare la performance commerciale, e quindi sostanzialmente le vendite.
Ma il compito della pubblicità non è solo il mero aumento delle vendite ma, anzi, molto importante è il contributo che dà nel costruire l’immagine e la conoscenza di una certa marca per un determinato target.
Questa notorietà di marca, o brand awareness, è la riconoscibilità di una certa azienda (attraverso logo, colori, slogan etc.) e l’impatto che la produzione pubblicitaria ha sul consumatore e può essere alimentata e perfezionata solo con attività pubblicitaria continua (quasi persistente, ma sapientemente dosata), mirata e veicolata attraverso i canali più adatti alla sua tipologia.
L’obiettivo di una campagna deve essere quello che chiamiamo brand lift, ossia l’aumento della percezione e della consapevolezza riguardante un prodotto o un marchio successivo alla campagna stessa, in termini di ricordo e notorietà. Attività che porteranno, in modo naturale e costante, ad un successivo aumento di vendite e conseguente fatturato, oltre che al rafforzamento della stabilità economica.
Avete presente Coca Cola, Nike, Amazon, Adidas, McDonald’s e potremmo citare migliaia di brand che operano in questo modo e i risultati, ovviamente, si vedono. Sono aziende che hanno bisogno di aumentare il fatturato o vogliono solo “continuare a tenere acceso il motore” pubblicitario?
Ma vale solo per i grandi brand?
Certamente no, anche nei territori più piccoli (come cittadine, paesi o territori regionali), esistono quelli che chiamiamo i “negozi storici” della città o “aziende leader”. Brand (ristoranti, negozi di mobili, oggettistica, abbigliamento, etc.) che sono sempre stati il punto di riferimento nei target territoriali ed è evidente che restano saldamente sul mercato quelli che hanno continuato a comunicare le loro presenza nel tempo usando anche e soprattutto i nuovi canali advertising.
Questo ha permesso loro di comunicare anche alle nuove generazioni dei millennials (i nati dall’anno 2000 in poi) che poco hanno a che fare con volantini cartacei o gigantografie in strada, ma che trovano nella pubblicità online l’unico modo per conoscere proposte commerciali e per “affezionarsi” a un brand, nuovo o storico che sia. Senza dimenticare che i millennials sono già i nuovi clienti e lo saranno sempre di più fino a quando diventeranno gli unici clienti possibili.
Quindi, se sei già in volo con la tua azienda, impresa o attività commerciale, perché spegnere il motore?
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