Un Consiglio comunale straordinario “sul familismo e sugli incarichi dati da Menna”. Lo chiedono sei consiglieri comunali di centrodestra.
“Il sindaco di Vasto ci accusa di fare terrorismo perché, come consiglieri di minoranza, abbiamo letto attentamente le carte del bilancio consuntivo”, scrivono in un comunicato congiunto Alessandro d’Elisa, Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Davide D’Alessandro e Guido Giangiacomo.
“I numeri, la lettera della Corte dei Conti, persino i rilievi aspri dei revisori contabili, dicono una verità che il sindaco cerca disperatamente di nascondere. Interessi passivi quadruplicati, utilizzo di otto milioni di fido (contro i tre del 2016), opere pubbliche ferme. In mezzo a questa situazione di disastro Menna trova solo il tempo di lamentarsi.
Vive in un mondo incantato questo personaggio che si ostina a voler far trasparire una immagine perenne di bravo ragazzo alla quale nessuno, in Comune e nella città, crede più.
[mic_dx]Ieri dopo aver incassato fiumi di critiche nel silenzio totale della sua maggioranza, si è persino inventato una scusa per mandare all’aria sette punti su nove del Consiglio comunale. Di fronte a tanto spreco e a tanta arroganza due consigli diamo al sindaco: non sostituisca Pollutri perché il suo staff già costa ai vastesi 90.000 euro l’anno, non promuova a dirigente famigliari o affini di consiglieri comunali della sua maggioranza evitando, così, di aggravare la situazione economica già pregiudicata del nostro Comune. Meno vittimismi, meno isterismi, meno mance.
E si legga i dati contabili seriamente, scoprirà che anni di mance e di mancette hanno distrutto le finanze pubbliche. Noi chiediamo alle altre minoranze di convocare quanto prima un Consiglio comunale sullo spinoso tema del familismo e degli incarichi dati da Menna, e nel contempo progettiamo operazioni di censura ferme nei confronti di chi (con la complicità di
qualcuno che ieri non ha fatto il suo dovere) non rispetta, non solo la verità, ma neppure i cittadini di Vasto e la sacralità del Consiglio comunale, come organo rappresentativo di tutta la città”.