Ancora un’edizione di successo per l’infiorata di Carunchio: negli ultimi anni la manifestazione legata al rito del Corpus Domini sta tracciando un percorso di crescita continuo dal punto di vista organizzativo e di pubblico.
Ogni anno la raccolta dei fiori e la successiva preparazione dei quadri colorati impegnano numerosi volontari, famiglie intere che si dedicano alla realizzazione delle immagini sacre in piazza Vittorio Emanuele e nelle strade principali del centro storico.
Per la 18ª edizione andata in scena ieri (arricchitasi in serata con una sezione enogastronomica) non è mancato l’apporto degli ospiti del centro d’accoglienza Matrix come accade ormai da qualche anno: con i petali hanno scritto il nome del proprio Paese di provenienza e un “Grazie Italia” che ha aperto il tratto finale del percorso della processione. Quello degli immigrati presenti a Carunchio dal 2014 non è l’unico riflesso internazionale di questo evento.
Nella lunga serie di disegni non è mancata la dedica alla cittadina di Saluda (North Carolina), recentemente gemellata con la comunità dell’Alto Vastese. Per i numerosi ospiti statunitensi di palazzo Tour d’Eau l’infiorata di ieri è stata una piacevole scoperta (o riscoperta per chi cerca ogni anno di non mancare).
[ant_dx]Una volta terminata la funzione religiosa nella chiesa di San Giovanni Battista (all’interno della quale è stata realizzata un grande quadro floreale raffigurante Papa Francesco) è partita la processione guidata da don Joseph Sangheetan, accompagnata dalle confraternite vastesi e dagli sbandieratori di Lanciano, che hanno percorso la distesa colorata fino alla piazza centrale per poi deporre il Corpus Domini nell’antichissima chiesa del Purgatorio.
Grande la soddisfazione degli organizzatori e del sindaco Gianfranco D’Isabella per una tradizione in crescita anno dopo anno grazie alla collaborazione dell’intera comunità; appuntamento ora all’anno prossimo con la 19ª edizione.