Sì all’allargamento dell’azienda per inserire macchinari tecnologicamente avanzati e – dal prossimo anno – un tesoretto di qualche centinaio d’euro in più sulla busta paga dei dipendenti.
Sembra schiarirsi un po’ il cielo sopra la TE Connectivity di San Salvo. Giovedì scorso è finito intorno all’una di notte l’incontro tra sindacati e management della multinazionale che in Piana Sant’Angelo produce componenti per auto impiegando 200 persone. Innanzitutto, c’è il cambio del responsabile continentale che si occuperà della TE che ora sarà il manager che controlla l’area del Nord Europa, dove ci sono gli stabilimenti più avanzati del gruppo. Un fatto di non poco conto che i sindacati vedono come un’importante apertura alle richieste avanzate.
Sul tavolo c’erano diverse questioni. Prima fra tutte quella comune ai gruppi industriali del territorio: gli investimenti in vista del radicale cambio dello scenario automotive. La società ha riaperto quella che sembrava una partita chiusa sull’espansione dello stabilimento. Irrealizzabile l’ipotesi iniziale del raddoppio del capannone con conseguente incremento delle unità lavorative, ma un allargamento ci sarà per ospitare nuove presse tecnologicamente avanzate. Le prime operazioni concrete saranno il rifacimento dei tetti e l’espansione dell’area parcheggi. L’11 giugno, il nuovo responsabile europeo verrà a San Salvo per abbozzare il piano di rilancio dell’azienda.
[ant_dx]PREMIO DI RISULTATO – L’altro nodo al pettine era il premio di risultato. “Sono state chiuse delle ipotesi – dice Arnaldo Schioppa della Uil – che noi riteniamo buone. Ora andranno discusse con i lavoratori nelle assemblee di fabbrica che si terranno il 28 e 31 maggio; poi le maestranze voteranno queste ipotesi”. Cosa prevede il nuovo premio? Innanzitutto c’è l’impegno dell’azienda di ridiscuterlo nel mese di ottobre di ogni anno evitando l’accumulo di tensione che nel mese scorso ha portato ad annunciare un pacchetto di 20 ore di sciopero (ora sulla via della sospensione).
“Il premio non si fermerà al 100% – continua Schioppa – ma avrà un risultato che potrà arrivare anche al 120%. Altro fatto importante è che se le cose non andranno bene, ai lavoratori sarà assegnato comunque il 50% del premio. In questo modo già dal prossimo anno ogni lavoratore avrà 500-600 euro in più: una cosa buona con i tempi che corrono”. Nella discussione il sindacato è riuscito anche a strappare una quota in più per chi lavorerà il sabato, finora assente.
“È chiaro – conclude il sindacalista – che continueremo a vigilare e che verificheremo man mano gli investimenti”.