Domenica 13 Maggio è stata una giornata memorabile per il Gruppo Giovani della Parrocchia di Santa Maria del Sabato Santo, a Vasto. In 18 ragazzi, di età compresa fra i 13 e i 19 anni, ci siamo esibiti in un Musical intitolato “I Promessi Sposi… secondo noi“, una rivisitazione in chiave comica del celebre romanzo di Manzoni. La preparazione è iniziata all’inizio del 2018, e continuata costantemente fino al giorno dello spettacolo. Per molti di noi giovani presenti, è stata la prima rappresentazione teatrale a cui abbiamo preso parte. Con passione, dedizione e tanto impegno, abbiamo portato avanti un progetto nato quasi per caso, da un suggerimento scherzoso di uno di noi, riadattando alla nostra età, al nostro modo di vedere il mondo, un copione del maestro Sergio Santoro. Aiutati da quest’ultimo, Massenzio Terranova, Giovanna Mattucci, Roberto Fiore e Giovanni Marco D’Ercole, siamo riusciti a portare a termine quella che per noi è stata una grandissima conquista.
Il giorno dello spettacolo tutto era in fervore; trucco, parrucco e prove finali ed eravamo tutti pronti. Quando il pubblico è cominciato ad arrivare, dietro le quinte sono iniziate di pari passo l’agitazione, la trepidazione e l’emozione. Il teatro si è riempito in un battito di ciglia, e abbiamo cominciato la rappresentazione. Tutto è andato come doveva andare, meglio di quanto tutti noi ci aspettassimo. Gli spettatori erano divertiti, gli applausi scrosciavano, i bambini ridevano a crepapelle. Appena siamo usciti fuori, ci sono venuti tutti incontro, per congratularsi e farci i complimenti. Ci siamo sentiti al settimo cielo: avevamo soddisfatto noi stessi, chi ci aveva aiutato e l’intera platea. Se ci ripensiamo, ci sale immediatamente il sorriso alle labbra.
[ads_dx]Alcuni di noi hanno espresso pensieri profondi e personali, che aiutano a comprendere quanto questo progetto ci abbia cambiati. “È stata un’esperienza diversa” dice Alessia “che mi ha fatto capire cosa vuol dire fare gioco di squadra al di fuori degli sport“. “È stata una sfida per tutti noi giovani, per la prima volta in scena su un palco” afferma Benedetta “abbiamo messo grande impegno e dedizione provando in questi mesi, ma soprattutto ci siamo appassionati e divertiti. Il teatro ci ha dato la possibilità di unirci come persone e come gruppo, elemento indispensabile sia nella recitazione che nella realtà parrocchiale”. “È stata un’esperienza incredibile ed unica, che mi piacerebbe rivivere” racconta Anna “siamo cresciuti molto in questi mesi e ci siamo uniti, ma soprattutto divertiti“.
“Dopo l’ultima recitina di quarta elementare non avrei mai pensato di rimettere piede su un palcoscenico, ma a quanto pare mi son dovuta ricredere” riflette Valeria “quella dei Promessi Sposi è stata un’esperienza unica. Grazie al supporto reciproco abbiamo messo su un vero e proprio spettacolo che mi ha resa fiera di me stessa e di quello che solo ora possiamo chiamare Gruppo Giovani. È stato un modo per conoscerci meglio, unirci e investire del tempo in un vero e proprio progetto che speriamo non abbia mai fine. Alla fine, quando ho capito che non avrei più trascorso i miei sabati pomeriggio con indosso il mio vestito da Perpetua, mi sono commossa”.
In conclusione, stare sul palco ci ha aiutato a crescere, come persone e come gruppo. Calarsi nei panni di un personaggio, con una propria mentalità e caratterizzazione, è servito a farci andare alla scoperta di noi stessi e dei nostri compagni, a fare gioco di squadra, aiutarci a vicenda, consigliarci reciprocamente, dare il meglio di noi in qualcosa. Prima di tutto ciò, tuttavia, è stato un pretesto e una ragione per divertirci, ridere e passare del tempo assieme. Con la speranza che tutto ciò possa non avere mai fine, portando il nostro “Gruppo Giovani” a crescere come persone e come numero, ricordiamo che, come disse il regista teatrale Augusto Boal, il teatro non è altro che “l’arte di vedere noi stessi”.
Sara Della Gatta