Con l’arrivo del settimo magistrato giudicante, si completa l’organico del Tribunale di Vasto. Cerimonia d’insediamento, stamani, per Silvia Lubrano, 33 anni, originaria di Isernia e proveniente dal Tribunale di Roma, dove ha svolto il tirocinio preparatorio all’incarico di cui ha preso possesso oggi.
Se ora sono al completo sia la Procura, con tre magistrati (il procuratore capo, Giampiero Di Florio, e i sostituti, Gabriella De Lucia e Michele Pecoraro), che il Tribunale (presidente Bruno Giangiacomo, giudici Fabrizio Pasquale, Stefania Izzi, Anna Rosa Capuozzo, Italo Radoccia, Prisca Picalarga e Silvia Lubrano), rimane invece ridotto all’osso l’organico degli impiegati, di cui è ormai scoperto il 40% dei posti: “La carenza di personale amministrativo sta assumento rilevanza eccezionale”, sottolinea il presidente Giangiacomo.
“Si completa l’organico del Tribunale, a torto definito minore sulla base di parametri oggettivi”, commenta il presidente dell’Ordine degli avvocati, Vittorio Melone, secondo cui la sede giudiziaria di Vasto rappresenta “la giustizia che riesce ad essere vicina al cittadino”. E ribadisce “l’impegno dell’avvocatura, insieme alla magistratura, a sostenere l’esigenza di necessario personale”.
[mic_dx]Il completamento dell’organico del Tribunale, che segue quello della Procura, “ci fa ben sperare – dice il sindaco di Vasto, Francesco Menna – per la battaglia che stiamo conducendo” per evitare la chiusura, prevista dalla riforma della geografia giudiziaria. “Il 17 maggio, porteremo in Consiglio comunale la proposta che abbiamo elaborato insieme a Lanciano” per la fusione in un unico Tribunale con due sedi con competenze differenti.
Il procuratore Di Florio si rivolge alla giudice Lubrano: “Molte volte la fretta porta a leggere le carte come delle pratiche, ma noi abbiamo a che fare con la vita delle persone. Non sono carte asettiche. In quelle carte, c’è la vicenda di una vita umana”.