Il fiato dei sindaci sul collo della Provincia. Dopo l’ultimo colpo di scena del presidente Mario Pupillo [LEGGI], i comuni del Vastese si ricompattano per mostrare unità d’intenti all’ente sovracomunale nell’intricata questione dei lavori da eseguire sulle martoriate strade del territorio.
23 i Comuni che hanno aderito alla presa di posizione di stamattina con tre importanti presenze: Vasto a far da capofila nella protesta, San Salvo (rappresentata dall’assessore Giancarlo Lippis) e Casalbordino con Pierdomenico Tiberio nella doppia veste di consigliere comunale e provinciale (l’elenco comprende Lentella, Fresagrandinaria, Palmoli, Schiavi d’Abruzzo, San Buono, Guilmi, Carpineto Sinello, Scerni, Fraine, Castiglione Messer Marino, Torrebruna, Celenza sul Trigno, Dogliola, Tufillo, Castelguidone, Roccaspinalveti, Furci, Carunchio, Cupello, Monteodorisio, Liscia e Pollutri).
[ant_dx]”PUPILLO SEMPRE ASSENTE PER IL VASTESE” – “Non abbiamo interessi a gestire gli appalti, se non quello della celerità per risolvere il disastro della viabilità: siamo pressati dai cittadini, ma di fronte ci troviamo il muro di gomma eretto dalla Provincia”, ha detto il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli prima di ripercorrere le tappe della vicenda partita nel novembre 2015 con il crollo della Trignina e l’erosione in più punti della fondovalle Treste [LEGGI]. La lentezza e l’assenza istituzionale di quei giorni di completa paralisi viaria sfociò nell’occupazione della Statale 16 [LEGGI]; dopo le minacce di revoca della fascia da sindaco da parte del prefetto, la stessa sera, a Vasto, D’Alfonso annunciò 10 milioni di euro per il Vastese (diventati poi 9).
Nell’ottobre 2017 Pupillo annunciò – proprio a Vasto – i lavori in questa primavera ormai già inoltrata. “Il 9 febbraio scorso – continua Masciulli – viene fuori che non ci sono le variazioni di Bilancio, non c’è il Piano triennale delle opere pubbliche, non ci sono i progetti definitivi (a distanza di 3 anni). Anche l’intervento da 4 milioni di euro per la fondovalle Treste si è arenato. Alle riunioni Pupillo non è mai venuto, ha sempre qualcos’altro da fare quando si parla di Vastese”. Insomma, a fronte delle scandalose condizioni delle strade, non c’è nulla.
“Si sapeva bene che queste opere non avrebbero avuto seguito perché non sono previste quelle entrate nel Bilancio, per questo con il presidente D’Alfonso si era arrivati alla soluzione degli appalti ai Comuni che hanno tutte le carte in regola per iniziare”.
“DISPREZZO NEI CONFRONTI DEI COMUNI” – “Nelle parole di Pupillo c’è stato disprezzo nei confronti dei nostri tecnici comunali – aggiunge Carlo Moro, sindaco di Lentella, uno dei Comuni che avrebbe dovuto appaltare 4 milione e mezzo di lavori – non ritenuti all’altezza del compito. C’è un cambio di posizione continuo del presidente della Provincia. Io ho paura che passeremo un altro inverno con quelle strade. È disdicevole non fare i lavori avendo la disponibilità dei soldi”.
AZIONI ECLATANTI – “Il primo obiettivo di Pupillo è dividerci – ha attaccato Luciano Piluso, sindaco di Schiavi d’Abruzzo, un’altra delle ipotetiche stazioni appaltanti – Parliamo di una situazione surreale. Sulla Provinciale Castiglione – Torrebruna sono stati spesi 70mila euro di segnaletica per il passaggio in frana e non hanno tolto neanche il divieto di transito; praticamente siamo tutti abusivi. Per me una delle cose più gravi è che Pupillo, Tamburrino e Scopino sono tutti sindaci come noi e non capiscono l’urgenza di questi lavori. Secondo loro siamo degli sprovveduti per prenderci un impegno così gravoso?“.
Poi l’attacco frontale: “La protesta non deve finire qui, dobbiamo andare avanti e se necessario occupare la Provincia di Chieti perché altrimenti ci fregheranno. I consiglieri provinciali del territorio (il riferimento è a Giovanni Di Stefano, Pierdomenico Tiberio e Vincenzo Sputore, quest’ultimo assente stamattina) devono starci accanto”.
L’invito all’azione è poi ripreso da Masciulli, ancora più esplicito: “Aspettiamo il momento dell’approvazione del Bilancio, andremo a verificare il Piano triennale delle opere pubbliche, verificheremo gli studi di fattibilità e se il presidente Pupillo non tiene fede e non rispetta quelle che sono state le indicazione della Regione cioè utilizzare 10 milioni di euro per il Vastese, allora ci comporteremo di conseguenza e non sono escluse ulteriori azioni eclatanti questa volta nei confronti della Provincia che nella persona del presidente è stata sempre assente negli incontri che ci sono stati in sede regionale con i sindaci”.
“SNOBBATI” – Che il clima non fosse dei migliori nei confronti dei sindaci del Vastese era trapelato in diverse occasioni, stamattina lo ha definitivamente confermato anche il primo cittadino di Celenza sul Trigno, Walter Di Laudo: “Ho partecipato a una delle ultime riunioni in Regione. Appena i rappresentanti provinciali ci hanno visto, hanno iniziato ad apostrofarci ‘che ci fanno questi qui?’. Mi sono sentito umiliato come sindaco. In quella riunione è emerso un solo dato: la Provincia non ha nessuna carta in regola per gestire quegli appalti”.
COSA ACCADE ORA – Entro il 15 maggio ci dovrebbe essere l’approvazione del Bilancio consuntivo, a giugno quello di previsione. I sindaci per ora non hanno ritirato la propria disponibilità ad appaltare i lavori, ma è chiaro che se lo stallo continuerà ancora, questa verrà meno.
Per alcuni le condizioni già non ci sono più, come per il sindaco di San Buono, Nicola Filippone, che avrebbe dovuto appaltare i 4 milioni per la fondovalle Treste e che oggi rivendica giustamente il tempo perso finora: “Dal mio punto di vista – dice – non ci sono più le condizioni iniziali, vale a dire che ormai tutta la celerità che si voleva imprimere per l’appalto e l’esecuzione dei lavori si è persa. A questo punto credo che la Provincia debba assumersi fino in fondo le responsabilità approvando i Bialnci e adoperandosi in maniera celere recuperando il tempo perso”.