“Il sacrificio di Armando Ottaviano e dei patrioti come lui deve essere ricordato“. Così Giovanni Di Stefano, sindaco di Fresagrandinaria, ha concluso il suo intervento questa mattina a Vasto, in occasione delle celebrazioni per il 73° anniversario della Liberazione. L’amministrazione comunale guidata da Francesco Menna ha voluto quest’anno rendere omaggio al 24enne dottore in lettere di Fresa trucidato dai nazisti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine il 24 marzo del 1944.
Le celebrazioni, anticipate di un giorno in vista della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Taranta Peligna e Casoli [LEGGI], sono iniziate con la deposizione di corone d’alloro al monumento ai Caduti, al monumento ai Caduti del mare e in piazza Brigata Maiella. Alla presenza delle autorità civili e militari, delle associaziono combattentistiche e d’arma, dell’Anpi, e di tanti alunni delle scuole della città, in piazza Rossetti è stata scoperta e poi benedetta da Don Domenico Spagnoli la targa dedicata ad Armando Ottaviano “dottore in lettere, partigiano del Movimento Comunista italiano, martire della libertà dal nazifascismo, trucidato per rappresaglia nell’eccidio delle Fosse Ardeatine il 24.03.1944”. Ad accompagnare la cerimonia le note della Banda musicale San Martino – Incoronata di Vasto.
[ads_dx]In piazza Rossetti gli alunni di Fresagrandinaria hanno letto dei pensieri sulla vita del loro compaesano. “Armando Ottaviano – ha sottolineato il sindaco Di Stefano – ha dato onore al nostro paese, al nostro territorio, all’intera nazione. Era un idealista sognatore, suo padre, contrario al regime fascista, fu oggetto di minacce e persecuzioni e per questo emigrò a Roma. Qui Armando entrò nel gruppo clandestino Bandiera Rossa. Per la sua attività antifascista fu arrestato e portato a Regina Coeli e infine trucidato alle Fosse Ardeatine. Oggi vogliamo ringraziare l’amministrazione di Vasto per aver voluto rendere perenne la sua memoria”.
Sul palco anche Domenico Cavacini, presidente della sezione di Vasto dell’Anpi, che ha spiegato come “non stiamo solo festeggiando un anniversario della Liberazione ma oggi ricordiamo anche la nostra Costituzione, ricordiamo chi ha lottato per la libertà. Ed è importante che ci siano tanti ragazzi, è a loro che dobbiamo parlare”. Cavacini ha poi letto una struggente lettera scritta dalla sorella di Ottaviano dopo la sua uccisione. “Oggi si rinsalda il legame tra Resistenza, Democrazia e Repubblica – ha detto il sindaco Menna nel suo intervento – . Il 25 aprile è la chiamata alla partecipazione e oggi portiamo avanti, con questa targa dedicata ad Armando Ottaviano, all’attività di riscoperta civile già avviata da qualche anno. Oggi ricordiamo tanti giovani, troppi giovani, che ci hanno lasciato non solo l’esempio della loro fedeltà a questi ideali, ma anche un insegnamento di nobile disinteresse. Generosamente hanno sacrificato la propria vita in nome di un futuro di libertà“.