Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Villa Santa Maria hanno dato esecuzione alla misura cautelare della permanenza in casa nei confronti di due studenti minorenni di Villa Santa Maria emessa dal GIP del Tribunale per i Minori dell’Aquila per stalking e violenza aggravata e continuata in concorso e lesioni aggravate.
I fatti risalgono ai primi mesi dell’anno scolastico 2017/18 quando, dall’inizio di ottobre fino al mese di novembre, i due ragazzi, durante le ore di lezione e nei momenti di ricreazione, prendevano di mira un loro coetaneo, compagno di classe, iniziando a porre in essere dispetti e vessazioni con scritti e disegni sul suo diario. La vittima è inoltre affetta da ritardo cognitivo.
Con il passare dei giorni, gli scherzi e gli scherni si sono trasformati in veri e propri atti di bullismo nei confronti del ragazzo e dagli scherzi si è subito passati alle violenze, schiaffi i pugni e calci che gli hanno provocato varie lesioni oltre a minacce verbali aggravate dall’uso di un coltello nel tentativo di farlo desistere dal raccontare ai professori ed ai genitori degli atti vessatori che stava subendo.
Aggressioni verbali e fisiche che lo esponevano al ludibrio generale, alla vergogna ed alla sottomissione per timore di un crescendo di vessazioni subite e temute. Nel disegno criminoso dei due bulli vi erano anche le minacce sui social network e sui gruppi di WhatsApp. Nella chat comune della classe, i due invitavano la vittima a non presentarsi a scuola tanto che in un messaggio vocale uno dei due aggressori avrebbe detto che se si fosse presentato a scuola lo avrebbero portato sulle scale antincendio della scuola per picchiarlo fino a fargli sputare il sangue dalla bocca.
La madre della giovane vittima, notato il disagio del proprio figlio e allarmata dai continui rifiuti del ragazzo nell’andare a scuola, è riuscita a stabilire un dialogo con lui e da lì sono venuti fuori lividi sul corpo e angherie subite. E dopo una prima visita al locale pronto soccorso, dove i medici gli hanno riscontrato vari traumi, la madre si è rivolta ai Carabinieri per denunciare l’accaduto. Così gli uomini dell’Arma di Villa Santa Maria, lavorando in sinergia con le istituzioni scolastiche, hanno subito avviato le indagini di polizia giudiziaria ascoltando i numerosi compagni di classe testimoni dei fatti che fino all’intervento dei Carabinieri, per timore dei due bulli, non avevano mai riferito a nessuno ciò che si stava accadendo.
E, dopo avere identificato i due autori ed acquisito sia i messaggi vocali di minacce su WhatsApp ed i disegni ingiuriosi sul diario della vittima, li hanno deferiti in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria minorile dell’Aquila richiedendo idonee misure cautelari volte ad arrestare il fenomeno. Nel frattempo la giovane vittima non è tornata a scuola per decisione della madre che aveva il timore che il proprio figlio subisse ancora la pressione dei due bulli. Nella mattinata odierna i Carabinieri di Villa Santa Maria hanno notificato il provvedimento accompagnando in casa i due soggetti, e ponendo fine all’incubo della vittima.