La polizia sta visionando tutti i filmati delle telecamere della zona. Sequenza dopo sequenza, gli agenti del commissario capo Fabio Capaldo scandagliano le registrazioni della videosorveglianza pubblica e privata. Le indagini non sono semplici.
Gli ignoti che hanno rapinato la Bper Banca di Vasto indossavano le maschere già prima di avvicinarsi all’ingresso dell’istituto di credito. Gli inquirenti cercano di trovare immagini in cui si vedano i loro volti.
L’azione è stata fulminea: il violento raid è durato pochi minuti. Attimi concitati in cui uno dei due ha immobilizzato da tergo il primo cliente in fila allo sportello, mentre l’altro ha scavalcato il bancone della cassa, ha tirato un pugno al cassiere e poi, quando l’uomo è finito a terra, lo ha preso a calci.
Quindi i malviventi si sono fatti aprire la cassaforte, arraffando tanti soldi, decine di migliaia di euro, che hanno messo alcuni sacchetti con cui sono fuggiti a piedi per la salita di via Tobruk, dove ad aspettarli c’era una Fiat Panda a bordo della quale si sono dileguati, facendo perdere le loro tracce.
[mic_dx]Da una settimana gli investigatori cercano di individuare i responsabili. Hanno agito in modo spregiudicato e risoluto, da professionisti del crimine. I poliziotti propendono per l’ipotesi rapinatori in trasferta e cercano una pista che li conduca fuori regione. Lo testimonierebbe il ritrovamento dell’auto in contrada Sant’Onofrio. E’ il segno della cosiddetta staffetta: i ladri, per raggiungere l’obiettivo e per tornare al punto di partenza, usano più vetture per non essere facilmente identificati.