Sale la temperatura nel botta e risposta tra la Filt Cgil e la Cerella Autoservizi. I sindacati hanno tenuto ieri una conferenza stampa per evidenziare diverse criticità all’interno dell’azienda [LEGGI], questa terrà un’altra conferenza domattina. Nel frattempo, il presidente del cda, Angelo Pollutri, contattato telefonicamente replica ad alcuni dei punti sollevati ieri dalla Cgil.
ASSUNZIONI – Nell’appuntamento con la stampa, Maurizio Di Martino, Franco Rolandi e Germano Di Laudo hanno toccato diversi temi tra i quali 4-5 assunzioni fatte senza un concorso pubblico.
“Le assunzioni – dice a riguardo Pollutri – sono stabilizzazioni e trasformazioni di contratto. Sono andate in pensione delle persone e con l’agenzia interinale il costo sarebbe triplicato. La spesa non è stata appesantita. Da un sindacalista mi sarei aspettato di sentire Perché non assumete?“.
Poi la stoccata: “Abbiamo assenze improvvise su servizi certi. Ci sono dipendenti, anche sindacalisti, che la mattina mandano il certificato medico mettendoci in difficoltà. Non si tratta, quindi, di assunzioni che hanno appesantito l’organico, ma trasformazioni e stabilizzazioni per garantire l’efficacia, l’efficienza e la sicurezza dei servizi perché gli autobus devono partire al mattino. Se qualcuno non si presenta, la responsabilità civile e penale è di chi organizza il lavoro, cioè il sottoscritto”.
[ant_dx]LA LINEA PER NAPOLI – Altra nota dolente secondo il sindacato è la linea per Napoli non in grado di reggersi sulle proprie gambe e ancora più in pericolo con l’arrivo di Flixbus a metà mese. Pollutri difende la scelta aziendale: “L’unico principio di espansione dell’azienda è rappresentato dalle rotte commerciali. Questi sindacalisti non sanno che da due anni la regione non prende i contributi per i contratti collettivi nazionali, ma agisce solo con risorse proprie. Grazie a Dio, Cerella ha un tesoro in mano, una linea innovativa che va valorizzata e potenziata. Da quando abbiamo deciso di potenziare anche sul bacino di Lanciano, abbiamo aumentato l’utenza sulla linea commerciale del 140% in tre mesi“.
E il bilancio in rosso e l’insostenibilità di questa linea? “Sono affermazioni assolutamente false. Dal 2016 Cerella chiude in attivo con una media di 150mila euro l’anno e il maggior incremento avviene sulle linee commerciali da quando c’è l’abbandono di una visione statalista. Abbiamo chiesto di fare dei sacrifici per salvare questa linea. Insieme agli altri sindacati siamo arrivati almeno a 15 proposte per fronteggiare la concorrenza di Flixbus. La Filt Cgil non ha partecipato alla seduta, perché impegnata in altro. L’azienda ha altri problemi rispetto ai rapporti con un singolo sindacalista per giunta della stessa sigla alla quale è iscritto il presidente lavoratore, cioè io”.
PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – Le altre accuse respinte al mittente riguardano proprio i rapporti tesi con il rappresentante sindacale della Filt Cgil, Paolo Sallese, nei confronti del quale l’azienda ha emanato un procedimento disciplinare di 5 giorni di sospensione. Per i rappresentanti provinciale e regionale si tratterebbe di una punizione per aver denunciato pubblicamente lo stato di alcune corse.
“Innanzitutto, c’è un principio morale secondo il quale sputare nel piatto in cui si mangia è grave. Cerella è un’azienda a tutti gli effetti che opera in un mercato in regime di concorrenza. Se la macchina non è in condizioni di sicurezza, non è il presidente che lo deve vedere. I nostri non sono solo autisti, ma agenti. Se l’agente vede che la macchina non è in sicurezza, perché la fa partire? Se parte, significa che è in sicurezza. Se non lo verifica lui, chi dovrebbe farlo? Le sanzioni sono state emanate per inadempienze contrattuali, non c’entra nulla con il suo ruolo di sindacalista”.