“Per i disordini avvenuti in occasione dell’incontro di calcio Vastese 1902 – Sangiustese, disputatosi lo scorso 18 marzo, è stato notificato un provvedimento Daspo nei confronti di un tifoso locale”. Lo scrive in un comunicato stampa il commissario capo Fabio Capaldo, dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza di Vasto. Il Daspo è il divieto di assistere alle manifestazioni sportive.
“L’uomo in evidente stato di agitazione, dovuto probabilmente all’assunzione di alcolici – afferma Capaldo – aveva cercato di entrare in contatto con i tifosi della squadra ospite.
Grazie all’intervento del personale adibito alla sicurezza negli stadi e al tempestivo intervento degli operatori di Polizia presenti, si è evitato lo scontro con i cosiddetti ultras della squadra ospite.
Gli agenti hanno faticato non poco a calmare l’uomo che continuava ad avere un atteggiamento minaccioso e a pronunciare frasi offensive nei loro confronti.
Gli stessi compagni ultras, per evitare che aggravasse la propria posizione, avevano dovuto prenderlo di peso ed allontanarlo dall’impianto sportivo.
Identificato per D.N.G. di anni 37, residente in città, l’uomo veniva denunciato per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale e segnalato anche al Signor Questore di Chieti per l’adozione dei provvedimenti di competenza.
Per i fatti su menzionati – spiega l’ufficiale di pubblica sicurezza – il Questore di Chieti ha disposto nei confronti del predetto il divieto di accesso per anni due a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli Stati membri dell’Unione Europea ove si disputeranno le competizioni di calcio, anche quelle amichevoli, nonché alle sedute di allenamento.
Inoltre, l’uomo non potrà transitare nelle vicinanze dello stadio comunale Aragona di Vasto nell’arco di tempo compreso tra le tre ore prima dell’inizio, durante e nelle tre ore dopo l’incontro di calcio a cui parteciperà la squadra “Vastese 1902”. Non potrà, inoltre, accedere nei luoghi interessati alla sosta, al transito e al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime.
In caso contrario – conclude Capaldo – nei confronti dell’uomo potrà essere adottata una misura più grave con relativa sanzione”.