“Un clima che può metterci in grande difficoltà”. È quello che si respira all’interno della Provincia di Chieti e a metterlo nero su bianco è lo stesso presidente Mario Pupillo. L’ente si trova in una difficile situazione di stallo dovuta al conflitto tra territori per i fondi destinati alle strade.
Il clima all’interno dell’organo è bollente e all’esterno non fa più fresco. I sindaci del Vastese sono pronti a forti azioni di protesta dopo le dichiarazioni del presidente riguardo al cronoprogramma degli interventi che slitta alla primavera del 2019 [LEGGI]: ben altra musica rispetto a quanto annunciato solo nell’ottobre scorso a Vasto, “L’inverno per la progettazione, la primavera per i lavori”.
VASTESE ESCLUSO, DI STEFANO INSORGE – La situazione incandescente è ben descritta da una missiva riservata ai consiglieri provinciali del 10 marzo scorso, un giorno dopo il tavolo in Regione alla presenza di D’Alfonso. All’inizio della stessa settimana c’era stato un incontro in Provincia per stabilire come usare 1.300.000 euro anticipati dallo Stato: “La ripartizione – che prevedeva 19 interventi in gran parte nell’Alto Sangro e nessuno nel Vastese – non è andata giù al sindaco di Fresagrandinaria e membro del consiglio, Giovanni Di Stefano.
[ant_dx]“La riunione – scrive Pupillo – ha generato, di fronte ai nostri dirigenti e funzionari, una discussione accesa e veramente disdicevole tra Giovanni Di Stefano e Arturo Scopino (sindaco di Montelapiano, nda) sul decreto, che non ho firmato, in merito alla ripartizione della somma di un milione e trecento mila euro destinati agli interventi sulla viabilità”.
CAMBIO DI ROTTA – La frattura sta rischiando di diventare insanabile soprattutto dopo quello che per i sindaci del Vastese è un inaccettabile cambio di rotta nei confronti di quanto deciso al cospetto del governatore-senatore Luciano D’Alfonso sulla possibilità di far gestire gli appalti ai Comuni. Nella stessa lettera ai suoi consiglieri Pupillo scrive: “Ieri mattina a Pescara con D’Alfonso erano presenti alcuni sindaci e prendo atto anche delle decisioni che sono state valutate e proposte mentre io ero impegnato al Demanio e purtroppo impossibilitato a partecipare e magari contenere le conflittualità più o meno sottese tra territori”.
Per i primi cittadini presenti la “presa d’atto” sottintendeva il via libera alla gestione degli appalti da parte dei Comuni; in 10 giorni, invece, il presidente sembra aver cambiato idea: “Il Bilancio lo chiudiamo e i soldi li gestiamo noi perché la strada è nostra”.
IL PENSIERO RIVOLTO AI CINQUESTELLE – Ciò che sorprende in tale scenario è che con la situazione emergenziale di gran parte delle strade del Vastese, Pupillo (che a zonalocale.it pure aveva riconosciuto la disperazione dei sindaci) trovi il tempo di preoccuparsi della brutta figura causata dallo stallo di fronte alle altre forze politiche: “La discussione che si è generata – scrive ancora riferendosi alla riunione in Provincia – esprime una situazione difficile, di conflittualità e di un clima che ci porterà a dare il segnale di un consiglio, e quindi di una coalizione, incapace di trovare soluzioni, divisa e litigiosa. Sicuramente potrà generare nuova linfa e materiale utilissimo per critiche del centrodestra e dei cinquestelle“.
Insomma, la Divina Provvidenza salvi le strade provinciali.