“Quando Luciano D’Alfonso dice ‘I soldi ci sono, iniziate’, dice una c… ! E non gliele mando a dire, l’ho già detto pubblicamente e gliel’ho ripetuto più volte: i tempi non possono essere compressi”.
Dietrofront. Il presidente della Provincia, Mario Pupillo, spegne l’entusiasmo dei sindaci del Vastese che dopo l’incontro del 9 marzo scorso [LEGGI] pensavano di averla spuntata potendo appaltare i 13 milioni di euro per le strade del Vastese provando ad accelerare i tempi. Nell’ultima riunione in Regione era stato Luciano D’Alfonso a dare l’ok ai piccoli Comuni affinché facessero da stazioni appaltanti: i 9 milioni per le Provinciali sarebbero stati gestiti da Schiavi d’Abruzzo per l’Alto Vastese e da Lentella (tramite la Centrale Unica di Committenza di San Salvo) per il Medio Vastese (4,5 milioni a testa), mentre i 4 milioni per la fondovalle Treste da San Buono.
A quanto pare, almeno per Pupillo, era tutto un bluff di D’Alfonso. Contattato sulla questione, il presidente della Provincia e sindaco di Lanciano è un fiume in piena: “Siamo noi che dobbiamo gestire, non è D’Alfonso a deciderlo. L’equivoco è nato in quella riunione in cui non si doveva parlare dei 9 milioni di euro”.
[ant_dx]NODO BILANCIO – La questione – almeno ufficialmente – ruota intorno al Bilancio della Provincia. Entro maggio l’ente dovrebbe chiuderlo, gran parte dei sindaci del Vastese è convinta che Pupillo & co. non ce la faranno. Il rischio è di perdere ancora tempo, per questo la subconcessione ai comuni sembrerebbe la strada più veloce.
“In quell’incontro si doveva parlare di tutt’altro, avevo detto ai miei (per la Provincia era presente Arturo Scopino, nda) di non discutere dei 9 milioni di euro, invece qualcuno l’ha tirato fuori e D’Alfonso ha abboccato“.
Per il presidente quella della non chiusura del Bilancio è una lontana ipotesi: “Io Provincia sono l’ente concessionario, ho firmato con l’ente concedente, la Regione, una convenzione su cui ho scritto: se non dovessi farcela a fare il Bilancio propongo a terzi che non è detto siano per forza i Comuni. L’ipotesi degli appalti a loro io non la scarto, la tengo in stand by, ma sono io che decido. Non si può scardinare una convenzione che ha una sua legittimità che solo io posso modificare secondo le clausole previste”. “Quindi – rilancia – grazie Comuni del Vastese, ma aspettate un momento che chiudo il bilancio e lo faccio io, come è logico e senza preclusioni verso nessuno“.
I TEMPI SLITTANO, SINDACI SUL PIEDE DI GUERRA – Una fuga in avanti dettata dall’entusiasmo pre-elettorale di D’Alfonso (l’intenzione del governatore era già stata anticipata a Fresagrandinaria una settimana prima del voto, LEGGI)? Sembrerebbe di sì, almeno stando alle parole di Pupillo. Nell’ultima riunione in Provincia la settimana scorsa i toni si sono inevitabilmente accesi. Il clima non è dei migliori. I primi cittadini che occuparono la Statale 16 nel dicembre 2015 dopo la paralisi della viabilità a causa del crollo della Trignina, sono pronti a nuove azioni eclatanti. Nella settimana dopo Pasqua il malcontento potrebbe sfociare pubblicamente nella sfiducia al presidente della Provincia di Chieti.
Quest’ultimo insieme al sindaco di Fresagrandinaria e consigliere provinciale, Giovanni Di Stefano, nell’ottobre 2017 annunciò, a Vasto, quei fondi indicando “l’inverno per la progettazione” e la primavera come data indicativa di inizio dei lavori. Ad oggi i progetti non ci sono, il Bilancio non è approvato e nessuna gara d’appalto è stata indetta e ora Pupillo parla di tutt’altro cronoprogramma.
“Sono sindaco anch’io – continua Pupillo a zonalocale.it – e la loro paura la capisco, il timore è che le cose vadano troppo lentamente, ma non faccio piano io, questi sono i tempi. Il tempo necessario non dipende da chi appalterà; il codice degli appalti è sempre lo stesso: non è che se lo fa il Comune di Lentella si fa veloce e se lo fa Provincia si va piano. Il cronoprogramma prevede nei mesi di aprile e maggio la stesura dei progetti (quasi 200 interventi sul territorio provinciale). Entro maggio farò il bilancio, entro giugno i bandi. Per i bandi di 16 milioni di lavori ci vorranno quattro mesi se tutto va bene, senza ricorsi ecc.”.
“Quei 9 milioni vanno al Vastese più i 4 per la fondovalle Treste – aggiunge rispondendo al timore che i fondi siano spostati su altri territori – Il Vastese ha preso più del triplo delle altre zone: 4 al Sangro-Aventino e 3 al Chietino-Ortonese”.
Se non ci saranno ulteriori intoppi, quindi, i lavori dovrebbero slittare alla primavera 2019: uno scenario ben diverso rispetto all’ottimismo di qualche mese fa, ma per il presidente Pupillo è inevitabile: “Come faccio a giustificare sul Bilancio, prima di chiuderlo, di aver dato gli appalti ai Comuni? Poi mi chiedo come possano fare questi piccoli comuni ad anticipare tali somme. Tra lavori e arrivo dei fondi c’è un lungo periodo di latenza che significa che l’ente dovrà anticipare sono somme importanti, ci riescono? Hanno le figure professionali necessarie? Quel metodo poi andrebbe replicato anche nel Sangro-Aventino e nel Chietino-Ortonese: nessun Comune di quelle zone è disposto a farlo”.
SOTTERRARE L’ASCIA DI GUERRA – La parola-chiave per questa parte d’Abruzzo, quindi, pare ancora una volta segnato: attesa. Dopo i rimbrottamenti iniziali, Pupillo porge un ramoscello d’ulivo ai sindaci: “Vorrei smorzare questa polemica che nasce dalla disperazione; mi rendo conto che il territorio è devastato, sono stato a Fraine qualche giorno fa. La loro proposta resta in piedi, ma non possono darmi l’ultimatum. L’elemento disturbante è stato D’Alfonso. Se faccio il Bilancio, i lavori li appaltiamo noi perché le strade sono nostre. Nel frattempo stiamo calmi e tranquilli: faremo piccoli interventi per i codici rossi con 1.300.000 che ha mandato lo Stato per i quali siamo in attesa del decreto. La proposta, ribadisco, va affrontata solo se non si chiuderà il Bilancio. Nel frattempo stiamo facendo i progetti e cercando altri possibili sub concessionari“.
“Mi hanno detto tanto male e me ne stanno dicendo, ma è una cosa in cui credo e vado avanti nella piena legittimità degli atti. Non ho nulla contro i sindaci del Vastese, manderò loro una lettera. C’è piena serenità, nessuna ostilità”.
Vasto, San Salvo, Fraine, Furci, Guilmi, Roccaspinalveti, Palmoli, Lentella, Fresagrandinaria ecc. insomma dovranno attendere. Con buona pace del consigliere provinciale Vincenzo Sputore che il 14 ottobre scorso assicurò: “Saremo garanti del rispetto dei tempi” [LEGGI].