“Nel futuro non c’è un voi e un noi“, è iniziato così l’intervento della dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo “Spataro” di Gissi, Aida Marrone, in occasione del convegno “Il timore di essere giudicato perché accolgo” di due giorni fa a San Buono [LEGGI]. All’iniziativa sull’integrazione erano presenti il dirigente prefettizio Luciano Conti, il parroco locale don Angelo Di Prinzio, i sindaci di San Buono e Palmoli Nicola Filippone e Giuseppe Masciulli, l’insegnante Sara Bernabeo e tanti alunni delle scuole del territorio.
E proprio a loro la dirigente scolastica ha lanciato un accorato appello: “Siete il futuro, spetta a voi cambiare mentalità agli adulti: i più piccoli possono educare gli adulti. Invece di costruire muri, costruiamo ponti. Venite tutti dai piccoli comuni della zona, ricordate che accanto all’identità locale dovete costruire un’identità planetaria: siamo tutti figli della stessa terra, senza differenze di colore della pelle”.
[ant_dx]Poi, rivolta ai propri studenti dell’Istituto Tecnico Economico di Gissi: “Ormai c’è sempre più l’idea di un’economia legata al profitto. Questo è un concetto di economia da scardinare. L’economia deve fare stare bene tutti. Pensiamo quindi a un concetto di economia che permetta di distribuire equamente problemi e risorse“.
L’intervento si è poi concluso con la citazione di don Lorenzo Milani: “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.