“Dopo il danno, arriva la beffa”. Così Anna Antenucci, responsabile di Azzurro Donna Forza Italia, commenta la sanzione comminata dall’Ufficio di disciplina del Comune di Vasto al dipendente municipale che ha oltraggiato due vigilesse il 29 dicembre 2017.
“E così, dopo il danno, arriva la beffa. Una beffarda e insignificante decurtazione dello stipendio come punizione per aver oltraggiato due donne poliziotto nell’esercizio del proprio dovere. Un incentivo – polemizza l’esponente forzista – a quanti vogliono emulare il dipendente comunale con atteggiamenti e comportamenti del tipo: ‘Voi non sapete chi sono io’. L’ipotesi di violenza a pubblico ufficiale, dunque, costa al dipendente comunale la rinuncia a quattro caffè corretti mentre alle due colleghe, in quanto anche esse dipendenti comunali, la colpa di aver compiuto, per intero, il proprio dovere.
Dopo circa 70 giorni dal fatto avvenuto il 29 dicembre scorso, scomodati i massimi dirigenti del Comune, dopo audizioni e sommarie informative, relazioni di dirigenti del settore, nomina commissione disciplinare, sentito pareri a destra e a manca, ecco il risultato”, commenta Antenucci con amarezza.
“Non sono state sufficienti le numerose prese di posizione da parte dei consiglieri di minoranza né le interrogazioni poste in aula in merito all’accaduto. Silenzio assordante da parte dell’amministrazione comunale.
A nome di tutto il direttivo cittadino di Forza Italia e di tutte le amiche e amici che ci sostengono, esprimiamo grandissima solidarietà nei confronti delle vigilesse”, che “operano per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Noi condanniamo tutte le violenze e aggressioni nei loro confronti, nella consapevolezza che i legittimi provvedimenti da esse adottati siano conformi alla legge e alla normativa vigente”.
Secondo il circolo femminile e il direttivo cittadino di Forza Italia, si è trattato di “uno sconcertante episodio, che si aggiunge ai tanti che quasi quotidianamente si registrano in città e nel territorio, che questa amministrazione comunale ha declassato come eccesso di nervosismo”.