A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale è ancora grande l’incertezza su quello che sarà l’esito delle elezioni politiche di domenica 4 marzo. Ultime ore per i partiti e i movimenti di fare le loro arringhe e poi la parola passerà agli elettori italiani che dovranno scegliere il prossimo governo del Paese. Quella di domenica sarà un’appuntamento in cui milioni di cittadini si recheranno alle urne ad esprimere la loro preferenza. Tra loro ci saranno tanti ragazzi che, dopo aver compiuto la maggiore età, per la prima volta sono chiamati ad esercitare il loro diritto-dovere di elettori. Ne abbiamo incontrati quattro, uno per ogni istituto superiore della città, per ascoltare come vivono il loro “primo voto”.
DAVIDE BIANCUCCI
5° AFM – Itset Palizzi
“Mi sento molto emozionato, fin da piccolo non aspettavo altro che poter votare per poter cambiare le sorti del Paese”. Ma la realtà, per Davide, sembra essere diversa da come l’aveva immaginata. “In questi ultimi giorni mi sono accorto che la politica rappresenta qualcosa di lontano da me. Devo cercare qualcuno che porti avanti le mie idee. Credo che oggi si senta meno quel senso di democrazia che c’era anni fa”. Ricorda le parole del discorso di fine anno del presidente della Repubblica che aveva citato i ragazzi del 99 (i giovani del 1899 che hanno partecipato alla prima guerra mondiale, ndr) “Anche noi che oggi andiamo a votare per la prima volta siamo ragazzi del ’99 ma siamo profondamente diversi da quelli di allora. Loro hanno dato la vita per la libertà, noi siamo attratti da altro”.
[ads_dx]Da parte sua c’è però un certo interesse alla politica. “Ho seguito un po’ la campagna elettorale, mi sono confrontato anche con i professori. Con i miei coetanei un po’ meno, non si avverte quell’interesse alla politica che c’era nel passato. Siamo un popolo di giovani senza ideali e senza strumenti per elaborarli”. Nella bagarre elettorale “sento molte promesse da parte dei politici, anche troppe. Ma credo si debbano mettere al primo posto la questione disoccupazione, che è ad alti livelli, ed il debito pubblico, che cresce senza freno. In vista del 4 marzo Davide ha le idee chiare. “Ho già deciso chi votare e spero che cambi qualcosa anche a livello generazionale rispetto all’interesse per la politca”.
ALICE LANGELLA
5°B LSA – IIS Mattei Vasto
Per lei la scelta più importante sarà se recarsi alle urne. “Devo dire la verità? Non sento molto questo appuntamento, sono un po’ dell’idea che il mio voto non cambi la politica. Sono ancora un po’ in dubbio, anche se poi alla fine sono certa che andrò perchè una decisione va presa”. E quindi Alice ha iniziato ad interessarsi alla campagna elettorale “in questo periodo, per forza di cose. Ho guardato quello che viene condiviso online, qualche programma televisivo. Però è difficile perchè c’è sempre una persona che parla per il suo partito e, di conseguenza, parla male degli altri”. Una campagna elettorale senza dibattiti e confronti che non hanno permesso di paragonare le diverse proposte.
“Così non è semplice orientarsi. A scuola non c’è stata l’occasione di confrontarsi, nessuno ci ha spiegato neanche come si vota. Tra coetanei, invece, c’è molto dibattito, ho alcuni amici che si accaniscono per le loro idee”. Ci sono poi i temi che interessano i giovani. “Il più importante è sicuramente la scuola. Poi ho molta attenzione quando si parla dell’immigrazione o degli stipendi dei politici, così alti rispetto ad esempio a quelli dei medici”. Domenica sarà il momento del voto. “Se andrò a votare, ma, alla fine, ci andrò, ho già una mia idea”.
OSCAR BATTILANA
5° B – Polo Liceale Mattioli Vasto
Il momento del 4 marzo arriva con “un po’ di emozione perchè è la prima volta in cui prendo una decisione importante. Sto iniziando ad entrare nel cosiddetto mondo degli adulti con tutto ciò che ne deriva in termini di diritti e, soprattutto, responsabilità”. Il più giovane dei quattro intervistati, maggiorenne da appena un mese, ha iniziato a interessarsi “alla politica solo da qualche mese, in vista delle elezioni. Ho dato molta attenzione alle notizie sul web e ai telegiornali. Inoltre ho seguito la campagna elettorale attraverso facebook, dove c’è una pagina in cui sono state raccolte le proposte dei vari partiti così da poterle confrontare”.
[ads_sx]C’è poi stata la fase del confronto in famiglia. “Ne ho parlato con i miei genitori e ci siamo scambiati pareri”. E poi se n’è parlato a scuola. “Abbiamo avuto dei dibattiti interessanti con i professori. Sabato (domani, ndr) avremo un’attività in cui, nella mia classe, ci divideremo in partiti ed elaborare e presentare le nostre proposte”. Nello scambio di opinioni c’è stato anche quello con i compagni. “Stimolati da una professoressa abbiamo espresso le nostre idee e così ho potuto conoscere quelle dei mie compagni”. Il tema centrale, per lo studente del Mattioli, “è come poter risanare l’economia del nostro Paese. Da quello derivano tante scelte, anche per noi giovani”. E, a meno due dal primo voto, Oscar non ha dubbi: “Ho già scelto chi voterò”.
ALESSIA BARONE
5° F Linguistico – Polo liceale Pantini-Pudente
“Sento un po’ di responsabilità addosso perchè ora, da maggiorenne, hai il dovere di fare la scelta giusta”. Così dice Alessia, studentessa del liceo linguistico, alla vigilia del suo primo volto. “Mi interesso alla politica quel tanto che basta. Oggi trovo sia difficile informarsi perchè i media ci bombardano in ogni momento e non sai mai qualche campana stare a sentire”. In questi mesi pre-elettorali “ho seguito il telegiornale quando tornavo da scuola, poi ho prestato attenzione a diverse trasmissioni televisive e ho letto i giornali online”. Sulla scelta da fare “c’è stata discussione in famiglia, ognuno ha le sue posizioni, molto differenti tra loro, e ne abbiamo discusso spesso”.
C’è stata l’occasione di confrontarsi anche con “i compagni di scuola, nel cambio dell’ora o nelle pause tra le lezioni. Ho rilevato che chi ha delle posizioni già definite spesso cerca di convincere gli altri ad essere d’accordo con lui”. Nel leggere le varie proposte dei partiti “mi sono soffermata in particolare sull’aspetto della cultura. Penso si possa fare molto di più di quanto viene fatto ora. Da studentessa dico che servirebbe avere più attenzione sia per la scuola e l’università che, con una visione più ampia, per il panorama culturale e artistico italiano. A poche ore dal voto anche Alessia ha le idee chiare: “Sono abbastanza convinta su chi votare domenica”.