“Sms, telefonate, appostamenti sotto casa, inseguimenti nei locali, scenate davanti agli amici, così un uomo già noto alle forze dell’ordine aveva reso la vita impossibile alla sua ex fidanzata, tanto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita e ad evitare alcuni luoghi per timore di incontrarlo. Nel corso della loro relazione, durata circa 3 anni il giovane, in molteplici episodi, aveva usato violenza nei confronti della ragazza, consistita in pugni, calci schiaffi e percosse oltre ad aggressioni verbali, agli insulti e alle continue minacce. Le motivazioni di tale comportamento erano dettate dalla gelosia e non poche volte la donna era tornata a casa con evidenti ematomi che aveva giustificato inventando cadute involontarie e senza mai ricorrere alle cure sanitarie”. Così la polizia ricostruisce una storia di maltrattamenti e vere e proprie violenze che si è consumata nel territorio.
“Dopo l’interruzione della relazione – spiega in una nota il commissario capo di Vasto Fabio Capaldo -, l’uomo aveva continuato a cercarla chiamandola ripetutamente sul telefono cellulare o sull’utenza telefonica in uso ai genitori, anche in orario notturno e mediante numero privato, pretendendo anche prestazioni sessuali. In un’occasione mentre la ragazza transitava con l’auto in compagnia di un’amica, l’aveva braccata lanciandole un sasso contro il lunotto, danneggiandolo. In seguito a questo episodio, dopo la denuncia della vittima, lo scorso novembre l’uomo era stato ammonito, con provvedimento del Questore di Campobasso”.
[ads_dx]In un episodio, in particolare, “aveva convinto la ragazza a farsi accompagnare nella vicina San Salvo, con l’intenzione di fumare insieme dello stupefacente e con la promessa di lasciarla andare via definitivamente. Una volta sul posto, invece, approfittando del buio e della zona isolata in cui si trovavano, le aveva sottratto le chiavi dell’auto, precludendole ogni possibilità di fuga e aveva costretto la giovane ad avere un rapporto sessuale“.
La donna, esasperata, aveva cercato anche lavoro fuori regione per cercare di sfuggire alle angherie dell’uomo e alle “continue pressioni di lui che con fare aggressivo, violento, ingiurioso e minaccioso, dovuto probabilmente anche all’uso di stupefacenti, aveva sottoposto la vittima ad abituali sofferenze fisiche e morali.
A seguito dei fatti su descritti, gli uomini del Commissariato di P.S. di Vasto hanno eseguito, nei confronti di G.G. di San Salvo, di anni 45, resosi responsabile dei reati di stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa ed ai prossimi congiunti della stessa, con divieto di intrattenere con loro qualsiasi tipo di comunicazione, anche indiretta, mantenendo la persona offesa ad una distanza di 500 metri, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Vasto su richiesta della locale Procura della Repubblica”.