Erano i trionfatori annunciati e alla fine sono usciti vincitori dal palco dell’Ariston. “Vincono la 68ª edizione del Festival di Sanremo Ermal Meta e Fabrizio Moro con la canzone Non mi avete fatto niente“. Al secondo posto Lo Stato Sociale, con Una vita in vacanza, e Annalisa, con Il mondo prima di te. Classifica rispettata anche nelle vendite dei brani e nei passaggi radiofonici che, alla fine dei conti, sono quelle che premieranno davvero chi ha saputo costruire la migliore proposta artistica.
Sorrisi per Claudio Baglioni, direttore artistico e celebrante, con gli straordinari Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, di questa edizione del Festival, per il cast artistico da lui composto e per essere stato premiato dal pubblico. Insomma, la rassegna canora, al netto delle critiche e delle polemiche che l’accompagnano ogni anno, riesce a conservare il suo fascino e, per una settimana, catalizza l’attenzione degli addetti dei lavori e del grande pubblico. Tant’è che Baglioni, dopo aver detto più volte che la sua sarebbe stata un’esperienza una tantum, sembra essere stuzzicato dall’idea di ripeterla il prossimo anno.
[ads_dx]Ora, chiuso il sipario dell’Ariston (anche se poi un vero sipario non c’è), la parola passa agli ascoltatori, a chi compra i dischi, a chi andrà ai concerti. E, se Meta-Moro, come ormai sono stati ribattezzati, erano già stati protagonisti di due tour dai grandi numeri nell’estate 2017, c’è da aspettarsi che anche nei mesi a venire sapranno raccogliere quanto seminato in queste ultime settimane.
I due cantautori non sono gli unici ad aver raccolto premi nella città ligure. Ron ha vinto il premio della Critica “Mia Martini”, Lo Stato Sociale il premio della Sala Stampa Lucio Dalla, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico il Premio Sergio Endrigo alla Miglior Intepretazione, Mirkoeilcane il premio Sergio Bardotti per il miglior testo e Max Gazzè il Premio Giancarlo Bigazzi per la migliore composizione musicale. Da celebrare anche la vittoria tra i Giovani di Ultimo, cantautore che arriva dalla stessa periferia romana da cui proviene Fabrizio Moro e che lancia un forte messaggio alla musica italiana, spesso capace di dare a tutti una concreta possibilità.
Tanti altri sono i temi interessanti emersi da questa edizione del Festival. Dagli ospiti chiamati da Baglioni, pronti a duettare con lui sulle note dei celebri brani, la conferma che Pippo Baudo è ancora un perfetto padrone di casa sul palco dell’Ariston e la certezza che passano gli anni ma Sanremo non passerà mai. E, tra i 20 artisti in gara tra i big, non si può non regalare una nota speciale a Elio e le Storie Tese che, in primavera, vivranno il loro tour di addio. La loro Arrivedorci, arrivata ultima in classifica, non sarà ricordata negli annali della musica. Ma, per quanto gli Elii hanno saputo regalare nel corso della lunga carriera a suon di sferzante ironia, resterà sempre un bel ricordo.