Il mondo dell’arte abruzzese è in lutto: si è spento oggi il pittore vastese Gaetano Casanova. Pluripremiato in Italia e all’estero, ha riscosso particolare successo non solo nella critica specializzata, ma anche tra gli appassionati di arte: erano andati a ruba, qualche anno fa, i quadri della mostra allestita in suo onore a Palazzo Mattioli. L’ultima di tante esposizioni, tutte coronate da successo.
In gioventù, fu anche autore di un romanzo intitolato “Nel segno della bilancia”, contenente aspetti che furono interpretati come autobiografici.
“Pittura tradizionale, ma, allo stesso tempo, volta al rinnovamento ed alla rivalutazione della materia”, ha scritto in una recensione Giuseppe Catania. “Così Gaetano Casanova, uno della schiera degli artisti degli anni Sessanta, ancorato a schemi naturalistici emblematici che, con il trascorrere del tempo, ha assunto una sua più marcata connotazione, ispirata ad una nuova concezione gestuale, simbolica nell’applicazione cromatica, almeno per quanto concerne l’espressione figurativa.
Gaetano Casanova opera nel suo atelier di corso Palizzi a Vasto, la strada che alcuni anni fa costituiva un vissuto quotidiano cittadino e che l’ostinata presenza del pittore conserva il carattere di meta degli appassionati dell’arte.
Casanova dipinge le sue donne formose, tratteggiate da macchie di colore esemplificate, con l’intento preciso di creare forme espressive nuove e, nel contempo, dinamiche, fino a evidenziarne una chiara manifestazione di comunicazione armoniosa, sia pure in una commissione cromatica squillante, quasi icastica.
Talvolta Gaetano Casanova indugia anche in composizioni paesaggistiche, preferendo quelle di Vasto, della sua spiaggia, che rivelano sempre più una vitalità autonoma, che è propria dell’artista, ricca di impronte tonali, sottolineate da una limpida luminosità trasparente che è, soprattutto, ricchezza visiva. E questo perché il pittore riesce a realizzare colori simmetrici, spesso vigorosi, come le ricorrenti applicazioni del rosso sua gamma, mantenendo un sorprendente equilibrio formale che è elemento di piacevolezza cromatica, percettibile, grazie all’efficacia con cui Gaetano Casanova opera con insistenza nel rappresentare una singolare e personale percezione estetica con inclinazione al gusto per il bello.
Ma in un ricorrente rinnovamento pittorico dettato da una pacatezza che è anche riverbero del suo carattere e aderenza al suo stile pittorico.
Dagli anni 1960 fino agli anni 2000, ideata e organizzata da Lello Martone (Vasto, 1920 – 2004), affettuosamente chiamato Pirata degli Artisti, per via del suo mecenatismo, ha frequentatato assiduamente la “Mitica” Petite Galerie – Vasto, ai portici di Corso Nuova Italia nei locali del bar attiguo al Politeama Ruzzi, sorta di Cenacolo di cultura che si occupava di pittura, musica e letteratura (esposizione permanente d’arte, mostre personali, centro di informazione sugli artisti, ritrovo di pittori, scultori e musicisti”.