Ci sono la vice sindaca di Vasto, Paola Cianci, una rappresentanza abruzzese di Liberi e Uguali, il candidato vastese di Potere al Popolo alla Camera dei deputati, Carmine Tomeo, con una delegazione del movimento politico di sinistra.
Ci sono anche gli attivisti di rigate di solidarietà attiva, Fiom-Cgil, Usb, circoli Anpi, Arci e Libera e associazioni di base.
Una folta rappresentanza abruzzese partecipa, a Macerata, alla Marcia antirazzista e antifascista, in cui sfilano, secondo gli organizzatori, 30mila persone, che si sono ritrovate nella città marchigiana per manifestare dopo il raid xenofobo dei giorni scorsi, quando Luca Traini, ha sparato contro sei immigrati, ferendoli.
“Noi di Potere al Popolo siamo partiti da Lanciano insieme a Zona22 di San Vito Chietino”, racconta Tomeo.
“In migliaia a Macerata per rispondere a chi, come la Lega e la destra, parla di scontro sociale giustificando tra le righe il vile attentato razzista e fascista di Macerata. Lo scontro sociale tra ultimi e penultimi è costituito dalla retorica xenofoba per nascondere le vere cause del disagio sociale: le politiche antipopolari che gettano sempre più persone nei bassifondi sociali e nell’emarginazione. L’estensione della precarietà che impoverisce la maggioranza delle persone, la scuola concepita come ente di formazione di precari, la disintegrazione dello stato sociale, la disoccupazione, la crisi, non esistono per scelta di qualche immigrato, ma da chi detiene il potere politico per soddisfare gli interessi di pochi privilegiati. Oggi, a Macerata, abbiamo detto questo ed eravamo presenti per dire che la risposta alla crisi sociale non è la linea dura e oppressiva della Bossi-Fini e di Minniti, ma la giustizia sociale”.