Di cosa parliamo – Declassare una serie di terreni da edificabili ad agricoli per evitare ai proprietari “di continuare a pagare ingiusti tributi”. Tornano a chiederlo a Vasto i titolari di appezzamenti che “teoricamente sono aree edificabili, per la pratica no, ma devono pagare l’Imu come se si trattasse di terreni su cui si può costruire. Apparentemente si tratta solo di una questione tecnica, ma nella realtà si tratta, per molti cittadini, di una questione economica, di considerevoli somme da sborsare per un presunto diritto che, in realtà, non hanno”: è l’allarme lanciato nei mesi scorsi membri del Comitato aree edificabili, che chiedono la modifica del Piano regolatore generale del Comune di Vasto. Ora Michele Giannone, Luigi Del Borrello, Michele Giarrocco, Camillo Graziani e Rosanna Vitelli indirizzano “una lettera aperta al sindaco e al Consiglio comunale rivolgendo un forte invito a maggioranza ed opposizione a lavorare per risolvere un ormai annoso problema di una parte importante dei cittadini vastesi”.
La lettera – “Vogliate comprenderci – scrive il Comitato – se vi sottraiamo un po’ del vostro preziosissimo tempo, ma la questione che affrontiamo e il modo in cui si sono svolti i fatti fino ad oggi non ci lasciano alternative: riteniamo di dover utilizzare la forma scritta. È trascorso un anno e mezzo da quando nella nostra città si sono svolte le elezioni amministrative che hanno visto prevalere il sindaco Francesco Menna.
Non intendiamo assolutamente entrare in questioni politiche, quello che intendiamo dire è indirizzato tanto alla maggioranza quanto all’opposizione, poiché solo condividendo le scelte le forze politiche potranno operare per il bene della cittadinanza.
Ma se è vero che questa amministrazione dovrà durare cinque anni, allora essa ha già sprecato un terzo delle sue possibilità di risolvere i problemi concreti dei vastesi.
Si badi bene, lungi da noi il criticare la maggioranza per tessere le lodi dell’opposizione, la quale meno che mai ha intrapreso azioni propositive e concrete per stimolare la maggioranza a lavorare sui bisogni reali.
Pertanto rivolgendoci a tutti maggioranza e opposizione, vi ribadiamo:
• Tutti conoscete la problematica relativa al Prg fatto alcuni anni orsono e mai rivisitato, concepito unicamente – sostengono Giannone, Del Borrello, Giarrocco, Graziani e Vitelli – per far entrare somme cospicue nelle casse comunali; strumento non più rispondente alle mutate economie del territorio Vastese.
• Avrete sicuramente compreso le ragioni della richiesta di declassare alcune aree da parte dei proprietari.
• Sicuramente siete consapevoli del fatto che essi pagano inutilmente tasse per cui non si trae alcun vantaggio né presente né futuro.
• Avrete sicuramente fatta la riflessione che le categorie imprenditoriali e sociali coinvolte dal Prg non hanno tutti lo stesso interesse e capacità economica (un conto sono i costruttori, altro sono quelli che hanno ereditato un pezzetto di terra)
• Siete tutti a conoscenza degli incontri avuti con il sindaco, che sempre si è mostrato disponibile fin qui a parole (da politico) a dare una adeguata e funzionale soluzione, attraverso una procedura semplificata di variante al Prg, iniziando da una delibera di Giunta che incarichi gli uffici preposti a redigere la variante stessa per poi sottoporla all’approvazione del Consiglio Comunale.
Tutti, fin qui, buoni propositi, che sono rimasti tali e ci auguriamo non per molto ancora perché significherebbe un ulteriore aggravio di tributi per chi ha avuto la sfortuna di possedere quei terreni, oltre che confermerebbe, secondo nostra opinione, la scarsa attenzione della classe politica ai problemi reali dei cittadini.
E’ lecito rivolgervi a questo punto alcune domande:
• Promessa di discuterne in Giunta entro gennaio, che fine ha fatto?
• Questa amministrazione ha ancora poco più di tre anni di mandato, per i buoni propositi se ne riparlerà fra tre anni?
• Possiamo sperare di essere almeno presi in considerazione da parte di tutti voi, visto che le nostre precedenti sollecitazioni finora non hanno prodotto alcun effetto?
• Che ne pensate, se tutti noi del Comitato aree edificabili insieme ai familiari recandoci ai seggi, esercitassimo il diritto di astensione attiva alle votazioni del prossimo 04 marzo? Facendo verbalizzare a cura del presidente di seggio, la motivazione seguente: ‘Rifiuto la scheda elettorale in segno di protesta nei confronti dell’amministrazione comunale di Vasto, per non aver preso in considerazione le istanze di declassamento a suolo agricolo, presentate nel 2016, per terreni edificabili, gravati pesantemente dai tributi comunali’.
Scusateci per lo sfogo, ma fare gli amministratori significa anche adoperarsi e qualche volta sacrificarsi per il bene del proprio paese e non soltanto guadagnarsi quella fetta di importanza e popolarità che può tornare utile per se stessi e per il partito che si rappresenta.
A tutti voi maggioranza e opposizione, proponiamo di consultare i siti internet dei comuni di Chieti (che con delibera numero 354 del 10 genn 2018 ha adottato la 3° variante di retrocessione da aree edificabili ad agricole (Delibere Comune di Chieti – Gazzetta Amministrativa), di Pollutri, di San Lazzaro di Savena, di Teramo eccetera… e vedrete che in maniera molto semplice (basta copiarle) sono state adottate varianti di declassamento ai Prg.
Osserverete certamente che esistono amministrazioni capaci e virtuose che operano per il bene di tutta la comunità, e (senza voler entrare in polemica) non solo come succede a Vasto per determinate categorie economiche e sociali.
Abbiamo letto tutti i progetti fatti a inizio mandato da questa amministrazione comunale, leggiamo in questi giorni i programmi elettorali per la imminente consultazione politica; tutti molto vicini ai problemi dei cittadini, tutti improntati a dare speranze agli elettori per guadagnarne il consenso.
Ma dal di fuori dell’ambito della ristretta casta politica, vi assicuriamo si percepisce poco e nulla, perché di soluzioni concrete, fatte di atti amministrativi che risolvono problemi, non ve ne sono.
Insomma crediamo sia arrivato il momento che la classe politica, dimostrando uno scatto di orgoglio, cominci ad occuparsi seriamente dell’amministrazione di Vasto e del suo territorio, cominciando dal prendere in considerazione le esigenze dei cittadini che pagano gli effetti della crisi economica, in modo aspro e feroce, che coltivano un terreno di proprietà, talmente gravato dai tributi che ogni chicco di prodotto ha un costo paragonabile a quello dell’oro, che nonostante inoltrano istanze legittime non sono degnati di alcuna risposta.
Visti i presupposti la nostra, crediamo legittima richiesta è quella di ottenere una risposta concreta e se vi è possibile e se non vi disturba molto, datela prima delle prossime elezioni del 4 marzo”.