Di cosa parliamo – Un accordo di confine col Molise per realizzare una sala di emodinamica nell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto. Lo hanno annunciato venerdì scorso, in una conferenza stampa, l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco, e l’ex direttore del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo, Angelo Muraglia. La possibile intesa, ancora da siglare, tra Abruzz e Molise non spegne le polemiche politiche, anzi le inasprisce.
VASTO – Parole d’ordine: “Promesse elettorali”. La coalizione centrodestra-movimenti civici mostra scetticismo e accusano il governo regionale di centrosinistra di voler prendere in giro gli elettori.
“A Vasto, mentre il San Pio agonizza – attacca Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) ed i servizi sanitari per i nostri cittadini peggiorano giorno dopo giorno, l’amministrazione affida le sue speranze alle promesse elettorali dei responsabili della sanità abruzzese e della Asl numero 2. Ma la nostra gente è stanca di inefficienze, disservizi e menefreghismi ormai consolidati e cerca risposte certe e rapide a situazioni insostenibili. Il conto presentato a questi scadenti gestori della cosa pubblica sarà oltremodo significativo nella logica di un eventuale avvicendamento”.
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia) non crede alle rassicurazioni di Paolucci sull’emodinamica: “Si tratta delle solite promesse elettorali fatte da un Partito democratico in rotta e in confusione, che si ricorda del territorio di Vasto solo quando ci sono le elezioni. La soluzione prospettata sarebbe interessante se venisse da persone credibili. Purtroppo, Paolucci e l’attuale dirigenza non lo sono più. Sottoporremo questo problema dell’emodinamica al nuovo Governo nazionale che avremo tra poche settimane e al prossimo governo regionale che arriverà in pochi mesi”.
“I cittadini di Vasto vogliono l’emodinamica. Hanno diritto ad averla. Punto e basta”: è la reazione perentoria di Davide D’Alessandro (Vasto2016). “Dopo essere stati presi in giro per anni da una classe politica locale scadente, non sono affatto interessati alle polemiche sugli accordi di confine, sulle diatribe tra Iorio e Frattura. Ci siamo ridotti a elemosinare quanto ci spetta, perché ridotti a periferia dell’estrema periferia d’Abruzzo. La consigliera Alessandra Cappa ha chiesto da due mesi un Consiglio comunale sulla sanità. E’ stata trattata senza rispetto, con la promessa sempre procrastinata, prima a dicembre, poi a gennaio. Siamo intervenuti noi sei consiglieri per la convocazione a breve, certamente prima del 4 marzo (data del terrore per il Pd), di un Consiglio straordinario. Hanno paura di parlare e di agire. Gli otto/decimi hanno fatto il giro del mondo gettando discredito su Vasto e facendo vergognare i vastesi. Non c’è più tempo da perdere. Questa comunità ha sopportato anche troppo”.
Francesco Prospero (Progetto per Vasto) chiede tempi certi: “L’accordo di confine con la Regione Molise può essere un’opportunità per migliorare i servizi sanitari non solo per gli abitanti del nostro comprensorio, ma per tutti quelli della potenziale Area Metropolitana Vasto-Termoli e, pertanto, non può che essere vista di buon grado da parte di tutti noi. Gli amministratori regionali, però, vista anche l’imminente scadenza del proprio mandato, dovrebbero meglio chiarire il contenuto dell’accordo e la relativa tempistica di realizzazione.
I cittadini, infatti, temono l’ennesimo spot elettorale sulla sanità targato Pd come è avvenuto in tutte le tornate elettorali successive all’insediamento della Giunta regionale di centrosinistra. Emblematico è il caso dell’acquisto della Tac a 64 strati annunciato dall’allora segretario dell’assessore Paolucci, Francesco Menna, alla vigilia delle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco, e oggi, puntualmente, riproposto prima delle politiche del 4 marzo e, di fatto, ancora un miraggio per il San Pio”. Nel prossimo Consiglio comunale straordinario, “le minoranze torneranno ad insistere per il rispetto degli impegni presi, con il nostro comprensorio, da parte dell’amministrazione regionale”.