“Conoscere gli atti, le leggi e le norme su cui è fondato l’accordo di confine e la delibera di Giunta sulla quale è stato
deciso il patto siglato tra l’Asl abruzzese e quella molisana per istituire il reparto di emodinamica presso il Presidio ospedaliero di Vasto”. Mauro Febbo vuole i documenti. E chiede perché l’atto aziendale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, approvato nei giorni scorsi, “opera una serie di modifiche e ulteriori mortificazioni nelle strutture e nell’organizzazione dei servizi sanitari del San Pio tra cui la trasformazione di gastroenterologia da Unità Operativa Complessa a Unità Semplice Dipartimentale”.
Il presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio regionale ha presentato un’interpellanza dopo la conferenza stampa con cui, venerdì scorso, l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Flacco, l’ex direttore del Dipartimento Salute e Welfare della Regione, Angelo Muraglia, e il sindaco di Vasto, Francesco Menna, hanno annunciato un imminente accordo di confine col Molise per ampliare il bacino d’utenza dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto e realizzare una sala emodinamica che consenta di salvare la vita alle persone colpite da infarto nelle ore notturne.
“L’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci – spiega Febbo – puntuale come un orologio svizzero si è presentato per l’ennesima volta, occasione l’ennesima campagna elettorale, promettendo ancora una volta che a Vasto arriverà l’emodinamica”. Secondo l’esponente di Forza Italia, “la cosa ancora più grave è che, a certificare questa ennesima
sceneggiata, si siano prestati dipendenti pubblici che se pur nominati come incarichi fiduciari, dovrebbero essere i garanti degli interessi collettivi e non di una parte politica, ma ormai il Direttore generale Flacco e Dirigente Muraglia hanno da tempo dimostrato la loro sudditanza al potere politico, con i risultati che purtroppo i cittadini vivono sulle proprie spalle. Una conferenza stampa fasulla, quella svolta l’altro giorno, utile solo a buttare fumo agli occhi e oltremodo offensiva nei confronti di un territorio e di una sanità in forte difficoltà. La realtà è ben diversa e ormai acclamata visto che D’Alfonso e Paolucci, con il sostegno indecoroso dei vertici della Asl, in questi anni hanno solo impoverito la nostra sanità ed in modo particolare quella del Vastese e delle aree interne. L’assessore Paolucci avrebbe dovuto invece dare conto, durante la conferenza stampa elettorale, al personale medico e ai cittadini, che solo lo scorso 2 febbraio la giunta regionale ha approvato in via definitiva l’atto aziendale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. La delibera (non ancora pubblicata e se qualcuno pensa di pubblicarla dopo il 4 marzo sbaglia di grosso) opera una serie di modifiche e ulteriori mortificazioni nelle strutture e nell’organizzazione dei servizi sanitari del San Pio tra cui la trasformazione di gastroenterologia da Unità Operativa Complessa a Unità Semplice Dipartimentale. Come mai, sempre l’assessore Paolucci, non ha spiegato le ragioni per le quali da alcuni mesi sempre presso l’ospedale di Vasto non vengono più eseguiti interventi chirurgici su bambini al di sotto
dei 10 anni?”, chiede Febbo.
“L’assessore Paolucci nelle sue conferenze stampa dovrebbe spiegare al territorio vastese anche come mai a tutt’oggi è ancora inutilizzata l’Osservazione Breve Intensiva (Obi) presso l’ospedale di Vasto dopo essere stata inaugurata nel mese di aprile 2017, sempre con il sostegno e il consenso dei vertici della Asl che di fronte a tali inadempienze andrebbero cacciati. Per non parlare dei reparti fondamentali come Radiologia, Ortopedia, Medicina e Chirurgia che sono carenti di personale medico. Pertanto – conclude Febbo – Paolucci deve smetterla di propagandare illusioni e cose irrealizzabili”.