A Lanciano (CH) dei cittadini creano una associazione per contrastare il progetto di realizzazione di una pista ciclabile cittadina lungo la centrale arteria di viale Cappuccini, raccogliendo circa duemila firme su una petizione contraria all’opera; curiosamente, peraltro, in un incontro voluto dalla Amministrazione Comunale per discutere del tema con i cittadini, nessuno dei suddetti duemila ha avuto alcunché da dire o da commentare, restando tutti uniformati in un singolare silenzio.
Di qua del Sangro, invece, a Vasto (CH), l’Amministrazione Comunale emette parere ambientale favorevole al progetto di realizzazione di un cementificio in un’area industriale, ancorché prossima ad una delle spiagge più belle d’Italia, e i cittadini si mobilitano per contestare il nuovo impianto. In testa alla “marcia silenziosa” – udite, udite! – proprio i massimi rappresentanti della Amministrazione che ha fornito parere ambientale favorevole.
Se Erasmo da Rotterdam fosse passato da queste parti, avrebbe certamente intitolato il suo “Elogio” agli abruzzesi citeriori, senza alcun dubbio.
Allora, mi chiedo, perché le due Amministrazioni non considerano la mia proposta, che ritengo essere una soluzione equa e sostenibile per entrambi i Comuni?
La proposta è semplice: costruiamo la pista ciclabile vicino Punta Penna, a Vasto, e un bel cementificio su viale Cappuccini a Lanciano.
Magari scopriamo un modo di salvare le tante capre e i tantissimi cavoli che popolano il nostro amato e desolato territorio.