I telefoni squillano quasi tutti a vuoto. Il momento è delicato. Una cosa è certa: il rimpasto si farà e, con esso, il varo della Giunta Menna ter. Le forze politiche della maggioranza di centrosinistra che amministra il Comune di Vasto ne hanno parlato anche in settimana.
La ricerca degli equilibri è farraginosa, ma non può essere rimandata ulteriormente, visti i malumori sfociati il 12 settembre nel voto segreto in cui l’amministrazione è andata sotto in Consiglio comunale sul caso Pollutri, il membro di staff di cui un pezzo della maggioranza, saldandosi all’opposizione, ha chiesto il licenziamento. Una mozione che il sindaco ha deciso di ignorare, come ha ribadito nelle dichiarazioni ufficiali rilasciate in una successiva seduta.
Ora i nodi vengono al pettine. E la questione è più ampia. Quello scivolone in Consiglio comunale venne descritto dal Pd, nei giorni successivi, come semplice “antipatia” nei confronti del membro part-time dell’inner circle del primo cittadino. Invece, il problema non è così circoscritto e, anzi, riguarda malumori latenti nelle forze politiche della coalizione di centrosinistra.
Rapporti numerici – Un nuovo gruppo consiliare, Patto con Vasto, è nato a maggio dello scorso anno: inzialmente, ne hanno fatto parte Mauro Del Piano (ex SI per Vasto), Elio Baccalà (ex Filo Comune) e Giuseppe Napolitano (ex Filo Comune), poi Napolitano ha aderito al Pd. Il risultato è che SI per Vasto e Filo Comune si ritrovano ora con un solo consigliere comunale (rispettivamente Marco Marra e Marco Marchesani), mentre il Pd si è rafforzato salendo a 9, la lista civica socialista Avanti Vasto ne ha conservati due e altrettanti ne ha Patto con Vasto.
Sono cambiati i rapporti numerici in Consiglio comunale, di conseguenza è destinata a mutare anche la Giunta. Il Pd in autunno ha rivendicato pubblicamente il settimo assessorato, rimasto congelato dagli inizi di marzo del 2017, quando si è dimesso Antonio Del Casale, che ha lasciato l’amministrazione per andare a lavorare a Verona. In quella circostanza, Menna ha operato il primo rimpasto, mantenendo gli altri sei assessori e ridistribuendo loro le deleghe. Il capo dell’amministrazione ha tenuto per sé i Lavori pubblici (la delega principale di Del Casale). Ora la Giunta è destinata a tornare a sette componenti. E le deleghe sono destinate a cambiare nuovamente, almeno in parte.
Per il posto da settimo assessore, circola il nome di Giuseppe Forte, attuale presidente del Consiglio comunale: stamani è il quotidiano Il Centro a pubblicare il suo nome in prima pagina e dare per certo il suo ingresso in Giunta. Nel posto che lascerebbe libero sullo scranno più alto del Consiglio comunale approderebbe Mauro Del Piano che, contattato da Zonalocale, preferisce non rilasciare dichiarazioni. Se Forte entra in Giunta, decade automaticamente dalla carica di consigliere, lasciando il posto a Simone Lembo. Ma nel Pd il sì di Forte all’assessorato viene considerato tutt’altro che scontato.
L’unico a rilasciare una dichiarazione è Francesco Del Viscio, coordinatore di di Articolo Uno-Mdp, parte integrante della lista civica SI per Vasto e partito della vice sindaca, Paola Cianci, e del consigliere comunale Marco Marra: “E’ chiara l’esigenza del sindaco di sostituire Del Casale. Stiamo ascoltando le proposte del Pd, ma siamo ancora agli albori di questo dialogo”.