Di cosa parliamo – Il Comune di Vasto ha dato parere favorevole alla valutazione d’incidenza ambientale (Vinca) riguardante il progetto di cementificio a freddo che una società di Foggia, la Es.cal. srl, vuole realizzare nella zona industriale di Punta Penna, nella fascia esterna di rispetto della Riserva naturale di Punta Aderci. Ieri l’amministrazione comunale ha convocato in municipio le associazioni ambientaliste, che domenica scenderanno in piazza per attuare una marcia silenziosa in difesa di Punta Aderci.
VASTO – Il Tavolo sull’ambiente del Comune di Vasto chiederà al dirigente del settore Urbanistica del municipio di revocare il parere favorevole al cementificio a freddo a Punta Penna.
Ieri pomeriggio, nell’aula del Consiglio comunale, si è riunito l’organismo istituito dall’amministrazione comunale per confrontarsi con associazioni ambientaliste, organizzazioni dei commercianti e degli imprenditori turistici.
Alla seduta, convocata dall’assessora all’Ambiente, Paola Cianci, hanno partecipato il sindaco, Francesco Menna, il dirigente dell’Urbanistica, Stefano Monteferrante, Nicolino Zaccaria dell’Avvocatura comunale e i rappresentanti di: cooperativa Cogecstre (che gestisce la Riserva di Punta Aderci), Wwf, Italia Nostra, Legambiente, Cobas, Arci Vasto, FAI, Amici di Punta Aderci, Vasto Libera, Associazione Civica Porta Nuova, La Nuova Terra, Confesercenti, Consorzio Vivere Vasto Marina, Consorzio Golfo D’Oro, Consorzio Vasto in Centro e alcuni operatori turistici.
Questione da chiarire: la valutazione d’incidenza ambientale sulla richiesta della Es.cal. srl di Foggia, che vuole produrre leganti idraulici a poche centinaia di metri dalla riserva di Punta Aderci. La società pugliese ha ereditato il progetto Vastocem, compreso il capannone che esiste dal 2012, anno in cui scoppiarono le prime polemiche e l’iter fu bloccato.
Revoca in autotutela del parere firmato dal dirigente, revisione degli strumenti di pianificazione per bloccare le industrie impattanti sull’ambiente che possano costituire un pregiudizio per la tutela ambientale; una manifestazione pubblica per ribadire la volontà di difendere la Riserva naturale di Punta Aderci; un incontro tecnico col sindaco per il Piano di tutela dell’aria e per verificare se è possibile sottoporre il progetto a una ulteriore valutazione ambientale: questi i punti su cui, dopo il dibattito di ieri, il Tavolo stilerà un documento unitario.
“Abbiamo deciso – riassume Paola Cianci a riunione terminata – di esprimere la nostra contrarietà non solo dal punto di vista politico, ma anche sotto l’aspetto tecnico, e chiesto al dirigente di predisporre quell’approfondimento multidisciplinare ritenuto necessario dal consulente incaricato dal Comune, Giorgio Colangeli. Inoltre, l’Urbanistica dovrà tenere conto delle misure di sito specifiche approvate dalla Regione”.
Poi, nel pomeriggio di oggi, in un comunicato stampa, cerca di rafforzare le dichiarazioni di ieri: “Ho ribadito la mia contrarietà al progetto del cementificio a ridosso della Riserva Naturale di Punta Aderci anche dal punto di vista tecnico, alla luce delle osservazioni presentate e delle misure di sito specifiche dell’area Sic di Punta Aderci approvate dalla Regione Abruzzo che sarebbero state utili per un ulteriore approfondimento e che lo saranno sicuramente nel prosieguo della procedura. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al Tavolo e che hanno fornito delle indicazioni utili all’amministrazione comunale al fine di affrontare la tematica relativa alla convivenza difficile tra la zona industriale di Punta Penna e la Riserva di Punta Aderci”.
Vivere Vasto Marina: “Spostare le fabbriche più all’interno” – Il consorzio di commercianti e imprenditori della riviera ritiene “opportuno che il Comitato di gestione della Riserva di Punta Aderci esprima il proprio parere”, si legge nel documento presentato da Massimo Di Lorenzo, presidente di Vivere Vasto Marina. “Non condividendo la scelta dell’area dove la stessa azienda ha già completato i lavori previsti, lasciando sospesi quelli soggetti a parere, fermi restando i diritti acquisiti e la vocazione di area industriale tipica degli anni Settanta, si ricorda che la stessa successivamente ha scoperto la sua reale vocazione turistica, dovuta alla presenza si uno dei più bei Siti d’interesse comunitario d’Italia. I due elementi, chiaramente in antitesi, dovrebbero portare gli organismi coinvolti a riflettere e strutturare un processo di eventuale spostamento verso fasce interne all’area industriale, più consone alle attività capaci di creare un appeal tale da attrarre investimenti di futuri partner, senza andare a ledere la zona di prossimità costiera”.
Critiche da FdI e minoranza Pd – Bordate da destra e dalla minoranza del Partito democratico piovono sull’amministrazione di centrosinistra, di cui lo stesso Pd è azionista di maggioranza. Secondo Fratelli d’Italia, Menna e Cianci “cercano di far digerire la pillola del cementificio ai cittadini, seguendo le direttive che vengono da Pescara e da Roma. Un giorno di parlano della zona di Punta Penna come riserva immacolata, il giorno dopo esultano per la costruzione dell’ultimo miglio ferroviario”, polemizza il circolo di corso Garibaldi del partito di Giorgia Meloni. “Insieme ai gruppi consiliari e alle forze politiche di centrodestra contrarie all’industria di insacchettamento del cemento, proporremo alla città un progetto di sviluppo sostenibile”.
Dalla minoranza dem, Angelo Bucciarelli lancia l’ennesimo siluro contro la Giunta Menna e difende Monteferrante: “Hanno voluto mortificare la sua serietà professionale, la competenza e il rigore nell’esercitare il suo ufficio. Cosa gli si rimprovera? Di aver rilasciato la Vinca ad un cittadino” e rivolge alcune domande all’amministrazione: “E’ vero che la richiesta di valutazione d’incidenza ambientale (Vinca) è stata presentata dall’impresa anni fa? E’ vero che la Vinca va conclusa, per legge, entro sessanta giorni?”. Inoltre, se l’obiettivo è salvaguardare Punta Aderci, perché “la questione non è stata risolta a livello di pianificazione generale, dando una diversa destinazione all’area industriale o, comunque, imponendo vincoli più stringenti? Si ritiene che, per un argomento così importante, il capo dell’amministrazione non sia stato coinvolto, quantomeno in termini politici, e non abbia dato il suo legittimo parere, oppure si ritiene che ci sia stata incomunicabilità tra sindaco e ufficio Urbanistica?”.
La riunione del Tavolo sull’ambiente smorza in parte i malumori degli ambientalisti, che domenica scenderanno in piazza con la loro marcia silenziosa in difesa di Punta Aderci. Ma la questione ambientale, con tutti gli strascichi polemici che sta provocando, è il primo terreno di scontro della campagna elettorale.