Non è un no a priori verso nuove forme di mobilità ma un’opposizione alla pista ciclabile così come pensata e una richiesta di un incontro con l’Amministrazione per confrontarsi e trovare insieme una soluzione che soddisfi residenti e commercianti. E’ questa la finalità della neonata associazione “Viale Cappuccini”, a seguito della notizia della volontà della giunta Pupillo di realizzare nel quartiere una pista ciclabile sul modello di quella di via del Mare.
“La nostra non è una contrarietà aprioristica verso forme di mobilità alternativa – spiega Armando Palmieri, tra i fondatori dell’associazione – ma crediamo che prima di realizzare un’opera simile, sia necessario parlare e confrontarsi con chi quel quartiere lo vive da sempre. Così abbiamo deciso di unirci e sostenere la raccolta firma partita per opporsi alla realizzazione della ciclabile su viale Cappuccini e via Martiri VI Ottobre”. E sono già oltre 2300 le firme raccolte in dieci attività commerciali della zona [LEGGI QUI] di chi si oppone alla nuova possibile ciclabile ed ai sensi unici sulle due vie.
“Crediamo che viale Cappuccini abbia altre priorità da anteporre alla realizzazione di una ciclabile – spiega Palmieri a Zonalocale – quali il miglioramento dei marciapiedi, la manutenzione delle aree verdi ed un’implementazione del trasporto pubblico locale, soprattutto per quanto riguarda i servizi a terra. Inoltre, – prosegue – abbiamo studiato le linee guida europee e ministeriali che prevedono seri criteri di esclusione nella realizzazione di piste ciclabili a seconda della densità demografica ed abitativa e della presenza di luoghi come scuole, banche o ambulatori medici. Insomma, viale Cappuccini li ha tutti”.
Ma la polemica sulla nuova mobilità in viale Cappuccini si è da subito spostata sul piano politico, ma l’associazione rimanda al mittente le accuse. “Nel nostro statuto è chiaramente scritta la nostra matrice apartitica e apolitica, – sottolinea Palmieri – vogliamo [mar_dx] soltanto fare qualcosa per il nostro quartiere. E anche le accuse di aver strumentalizzato una figura come Padre Lorenzo, simbolo della parrocchia di San Pietro, lasciano il tempo che trovano. Padre Lorenzo ha dato tanto al quartiere, a chi lo ha vissuto e chi lo vive ed ha solo voluto circa la sua opinione. Tra l’altro – continua – saranno diversi i personaggi a cui chiederemo un parere, per mantenere alta l’attenzione”.
Insomma, un’opposizione ferma alla realizzazione della ciclabile, ma con un’altrettanto ferma volontà di dialogo con l’Amministrazione a cui si chiede formalmente un incontro. “A breve organizzeremo anche una pubblica assemblea con tutti i residenti della zona – conclude Armando Palmieri – e ci proponiamo di pensare anche ad eventi o iniziative che possano aiutare a rivitalizzare il quartiere, perché la pista ciclabile è il motivo per cui siamo nati, ma di sicuro vogliamo fare tanto e di più”.