Dopo il pareggio a reti inviolate in trasferta contro il Miglianico, Rudy D’Amico, direttore generale dell’Us San Salvo lancia pesanti accuse contro la direzione arbitrale. Attualmente i sansalvesi sono ultimi in classifica con 11 punti [LEGGI].
“Riteniamo non all’altezza della categoria la direzione arbitrale di domenica scorsa del Sig. Abdoulaye Diop – si legge in un comunicato diffuso dalla società biancazzurra – Non è possibile che un arbitro di fuori regione che deve essere in equilibrio con la sua direzione, condizioni invece il risultato della partita.
Se vogliamo classificare come errori il rigore non decretato a favore dell’Us San Salvo per atterramento di Dema e il gol regolare annullato a Polisena (peraltro evidente nella frazione antecedente il gol annullato l’atterramento da rigore sul ns. capitano Felice), a livello formativo, nella classe arbitrale, qualcosa deve essere necessariamente rivisto.
[ant_dx]Invitiamo gli Organi Federali preposti a valutare con attenzione le designazioni arbitrali prima di designare arbitri che con la loro sufficienza e saccenza possano provocare ripetuti danni sui campi di calcio a chi con sacrificio dona la propria passione settimanale con enormi sforzi economici sostenendo anche il loro operato .
Non ci era capitato come mai in questa stagione sportiva tanta incapacità nei confronti della US San Salvo e mai si è assistito ad errori così clamorosi settimanalmente ripetuti dall’inizio di questa stagione sportiva che, ns. malgrado, ci hanno reso di settimana in settimana soggetti passivi mantenendo dignità e stile. Avremmo già potuto fare un lungo elenco delle decisioni ingiuste subite ma vista la nostra classifica saremmo stati subito tacciati come le lamentele di ultimi di classifica ma non è così.
Allora dopo vari torti arbitrali subiti negli ultimi mesi avevamo scelto in società la linea del silenzio stampa per non polemizzare inutilmente sugli errori arbitrali e non lasciare alibi alcuno ai nostri calciatori; non è nostro stile lamentarci poiché gli errori sicuramente non sono sempre da trovare in una parte sola e non vogliamo parlare assolutamente di mala fede che non è nostro costume ma la direzione del settore arbitrale auspichiamo intervenga al più presto: tali esempi di decisioni ingiuste fanno male principalmente all’intera loro categoria”.