Luciano D’Alfonso si candiderà al Senato. A un anno dalla scadenza della legislatura regionale, il presidente della Regione si appresta a conquistare un seggio sicuro a Palazzo Madama.
Le indiscrezioni delle ultime ore danno per certa la sua collocazione da capolista del Pd: al primo posto nel listino bloccato previsto dal Rosatellum (la nuova legge elettorale), la sua elezione sarebbe garantita. Di conseguenza, D’Alfonso lascerebbe anzitempo la carica di governatore dell’Abruzzo, incompatibile con quella di senatore, aprendo la corsa alla successione sulla poltrona più importante di Palazzo Silone, che verrà occupata dal vice presidente, Giovanni Lolli, fino alle nuove elezioni regionali, alle quali potrebbe essere lo stesso numero due della Giunta regionale a guidare il centrosinistra. Ma è ancora presto per pronosticare chi sarà il futuro candidato alla presidenza.
Sui tavoli romani, i dem hanno deciso di puntare su D’Alfonso per il Senato. Alla Camera, invece, pare altamente probabile la candidatura del consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D’Alessandro. Il Pd abruzzese ha già chiuso il cerchio attorno al suo nome in attesa del via libera da Roma. Per le altre caselle, sia dell’uninominale che del listino bloccato, tutto è ancora da decidere. Gli aspiranti parlamentari sono molti di più dei posti che il partito è certo di poter conquistare in questa regione.