“Il servizio di refezione ai malati ricoverati presso l’ospedale San Pio da Pietrelcina è fortemente peggiorato a causa della scelta (scellerata) di esternalizzarlo, con la assurda conseguenza che i pasti non vengono preparati nelle cucine dell’ospedale di Vasto ma in quelle della struttura di Lanciano da dove, poi, vengono trasferiti ogni giorno”. Lo scrive la consigliera comunale di Unione per Vasto, Alessandra Cappa, in un’interrogazione rivolta al sindaco, Francesco Menna.
Nel documento, l’esponente dell’opposizione ricorda i problemi della struttura ospedaliera di via San Camillo de Lellis: “La drastica riduzione del personale medico e infermieristico, delle prestazioni offerte, anche a livello ambulatoriale, il notevole aumento dei tempi di attesa, con particolare riguardo al reparto di Radiologia; il generale depauperamento del nostro Ospedale ha trovato il culmine nella grave carenza di medici anestesisti e nella conseguente mancanza delle sedute operatorie necessarie per le attività chirurgiche dei diversi reparti (ortopedia, ginecologia, chirurgia, otorino, oculistica, urologia) i cui tempi di attesa sono, in alcuni casi, di oltre un anno”.
“Oggi si apprende – afferma Cappa nell’interrogazione – come anche il servizio di refezione ai malati ricoverati presso l’ospedale è fortemente peggiorato a causa della scelta (scellerata) di esternalizzarlo, con la assurda conseguenza che i pasti non vengono preparati nelle cucine dell’ospedale di Vasto ma in quelle della struttura di Lanciano da dove, poi, vengono trasferiti ogni giorno; evidentemente, in considerazione della distanza tra i due nosocomi, il servizio reso non è in grado di garantire standard minimi di qualità del cibo servito ai ricoverati; il medesimo trattamento non risulta essere offerto ai ricoverati delle altre strutture della Regione che, fortuna loro, possono beneficiare di pasti caldi preparati direttamente in loco”.
Cappa vuole “sapere se e quali iniziative intende assumere per risolvere tale penosa situazione, considerato che l’ospedale di Vasto dispone di cucine per la preparazione dei pasti” e chiede di conoscere “i motivi specifici per i quali è stata assunta la decisione di esternalizzare il suddetto servizio, allocandolo presso l’ospedale di Lanciano e non presso l’ospedale di Vasto”.