“La Corte dei Conti, dopo il mio esposto circa la grave situazione economica finanziaria debitoria del Cotir di Vasto e lo stato di totale inerzia da parte dei commissari liquidatori, ha finalmente recepito la mia istanza e fatto formale richiesta alla Regione Abruzzo affinché vengano forniti alla Procura relativi documenti e informazioni”. Lo annuncia Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia.
“Spero che non sia troppo tardiva l’intervento dell’autorità contabile, vista l’inaspettata e recentissima decisione di sospendere ogni tipo di attività al Cotir assunta proprio dai liquidatori e ratificata dall’Assessorato alle Politiche agricole della Regione Abruzzo.
Negli ultimi anni – afferma il presidente della Commissione di Vigilanza – ho denunciato più volte ed in più occasioni l’inadempienza e la superficialità della Regione Abruzzo nell’affrontare la crisi dei Centri di Ricerca e oggi abbiamo un patrimonio immobiliare di rilievo con attrezzature scientifiche, impianti irrigui e laboratori chimici che sono stati abbandonati e lasciati a marcire nell’indifferenza più totale. Come il famoso spettrometro nucleare NMR ad alta risoluzione (600 MHz), supporto indispensabile per una ricerca avanzata nel settore agricolo e agroindustriale; un attrezzo, costato diverse centinaia di migliaia di euro e invidiato da molti ricercatori e diverse Università italiane, oggi viene lasciato in totale abbandono.
Infatti tutti questi mezzi scientifici sono inutilizzati ed il personale lasciato a casa poiché, con nota del 27 dicembre 2017, il collegio dei liquidatori decide di sospendere ogni tipo di attività perché ‘una prosecuzione della liquidazione non è oltremodo ipotizzabile in assenza di idonei stanziamenti e di precise indicazioni circa modalità e tempi di intervento’. Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno.
È del tutto evidente – polemizza Febbo – che siamo di fronte ad una debacle totale dell’amministrazione regionale, incapace di gestire un problema noto da tempo. Non è dato capire cosa abbiano prodotto in questi tre anni e mezzo i liquidatori visto che, dopo l’interessamento di società e aziende prima internazionali e nazionali poi regionali e provinciali, oggi assistiamo a un atteggiamento arrendevole, un lavarsi le mani dei liquidatori, che sospendono ogni tipo di attività al fine di bloccare la situazione debitoria. Sono mesi che le strutture sono senza corrente, telefoni, riscaldamento, non si eseguono le minime manutenzioni sull’immobile di Vasto e non si è voluto mai prendere decisioni per salvaguardare almeno le strutture di proprietà regionale, costate miliardi di vecchie lire. Anche di questo danno la Corte dei Conti è stata interessata.
Perché si è aspettato tutto questo tempo? Cosa intende fare e come intende muoversi adesso la Regione di fronte alla decisone del collegio dei liquidatori? Quali iniziative legislative si intende portare avanti visto che già è stata adottata solo una per salvaguardare il Crab di Avezzano, diventato Crua? Nell’ultimo Consiglio regionale ho presentato e fatto approvare un emendamento di finanziamento da 800mila euro a favore di tutti i centri di ricerca, ma adesso è indispensabile e vitale approvare urgentemente uno specifico progetto di legge per il Cotir di Vasto, con relativo piano industriale di rilancio (vero e credibile) altrimenti il Centro non riprenderà mai più nessun tipo di attività e tutti i lavoratori saranno licenziati”.