La Mostra “Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925” alle Scuderie del Quirinale a Roma è la conclusione ma anche il punto più alto delle celebrazioni che l’Italia dedica al pittore spagnolo per il centenario del suo viaggio nel nostro paese avvenuto nel febbraio 1917, proprio durante la Prima Guerra Mondiale.
Pablo Picasso, all’epoca, era già famoso (anche se aveva solo 36 anni) per aver dato avvio alla rivoluzione cubista e giunge in Italia per la prima volta con il suo amico Jean Cocteau e soggiorna a Napoli, dove resta estasiato dall’arte popolare, e a Roma, impressionato dalle rovine di epoca romana.
Un viaggio che ha segnato tanto la sua vita e, di conseguenza, la sua arte. A Roma conosce la ballerina russa Olga Khokhlova che divenne sua moglie proprio mentre Picasso lavorava ai costumi e alle scenografie per i Ballets Russes di Diaghilev.
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Il curatore della mostra “Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925” Olivier Berggruen con Anunciata von Liechtenstein ha selezionato più di cento capolavori tra tele, gouaches e disegni, fotografie, oltre a lettere autografe e documenti. Potremo ammirare, tra gli altri, il Ritratto di Olga in poltrona (1918), Arlecchino (Léonide Massine) (1917), Natura morta con chitarra, bottiglia, frutta, piatto e bicchiere su tavolo (1919), Due donne che corrono sulla spiaggia (La corsa) (1922), Il flauto di Pan (1923), Saltimbanco seduto con braccia conserte (1923), Arlecchino con Specchio (1923), Paulo come Arlecchino (1924), Paulo come Pierrot (1925).
La mostra è visitabile fino al 21 gennaio 2018. Per informazioni, visita scuderiequirinale.it
Roberto De Ficis (segui su Instagram)
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