Domenico Urbano rimane ricoverato all’ospedale San Pio da Pietrelcina. E’ “in coma farmacologico“, raccontano i suoi avvocati, Nicola Artese ed Emanuele Ciuffi.
Il legali del 41enne pugile vastese, ex campione europeo dei pesi piuma, parlano per la prima volta dopo l’accoltellamento del 25 dicembre nella villetta di località Montevecchio a Vasto, dove Urbano, in una lite familiare, è stato colpito alla gola con un taglierino dal cognato, Francesco Orticelli, pescatore di 54 anni, arrestato dai carabinieri. Ieri, nell’udienza di convalida del provvedimento restrittivo, Orticelli ha raccontato la versione dei fatti già riferita dal suo legale, Giovanni Cerella, che ha chiesto la scarcerazione o, in alternativa, la concessione degli arresti domiciliari, sostenendo la tesi dell’eccesso colposo di legittima difesa.
Gli avvocati Artese e Ciuffi “confidano – si legge in un comunicato che hanno diramato oggi a mezzogiorno – nella magistratura, che farà piena luce sui fatti accaduti il 25 dicembre. Non intendono rispondere alle provocazioni che potrebbero innescare quel clima di odio che, come in altri casi accaduti nella nostra città, ha portato a tragiche conseguenze, coscienti che i processi si celebrano nelle aule di giustizia e non sui giornali o sui social networks. Sarebbe stato molto facile rispondere alle foto diffuse dai quotidiani con quelle del nostro assistito in coma farmacologico dopo la delicata operazione di saturazione e ricostruzione della vena giugulare. Solo l’audizione del signor Urbano potrà fare chiarezza sull’accaduto”.