Finisce sul tavolo del ministro dell’Interno, Marco Minniti, l’interrogazione di Gianluca Castaldi, senatore del Movimento 5 Stelle, su alcuni centri d’accoglienza straordinaria dei migranti in provincia di Chieti.
Nell’interpellanza, il parlamentare pentastellato chiede al capo del Viminale di chiarire le condizioni in cui vengono ospitati gli stranieri, perché “sussisterebbero numerose criticità nella gestione dei servizi di accoglienza integrata nell’ambito del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, rispetto alle condizioni stabilite dai bandi di gara vinti per la gestione dei migranti”, afferma Castaldi, che precisa: “A dirlo non sono io né il Movimento 5 Stelle di Vasto ma il responsabile dell’area immigrazione del consorzio Matrix di Vasto in un documento di monitoraggio interno di cui siamo venuti in possesso. Nello stesso si dichiara esplicitamente che ‘si rilevano diverse deficienze che, vista la qualità del servizio che noi prospettiamo e che dichiariamo in sede di gara, gettano una ombra oscura sul sistema di accoglienza da noi auspicato’.
La cooperativa Incontri, società appaltante facente parte del consorzio Matrix – ricorda Castaldi – ha a disposizione diverse strutture nel Teatino: l’Hotel Costa Lecceta a Torino di Sangro, l’Ostello L’Asilo a Roccamontepiano, l’Angar Hotel a Fara Filorium Petri e la struttura appartamento in Via Quattrocchi a Vasto.
Dal rapporto – scrive il senatore vastese – sono emersi vizi e carenze sistemici nella gestione del servizio, come ad esempio la mancanza dei documenti necessari nelle bacheche, la mancanza di un assistente sociale o dello psicologo, il controllo ispettivo nelle strutture per evitare condotte pericolose o dannose, abiti non conservati secondo i dettami della Prefettura.
Il responsabile immigrazione del consorzio scrive ancora nel documento che c’è un “sottodimensionamento del personale che gestisce i centri e ciò rende molto difficile l’effettiva erogazione di tutti i servizi previsti.
Quello che preoccupa di più – sostiene Castaldi – è la situazione sanitaria nelle strutture. E’ infatti evidenziata una carenza
igienico-sanitaria, con la muffa alle pareti e gli alimenti non conservati in modo appropriato, ma anche una mancata e adeguata assistenza sanitaria.
Secondo il bando di gara è necessario provvedere ai controlli sanitari alle persone in ingresso nelle strutture e a una serie di adempimenti nel caso si verifichino malattie durante la permanenza nei centri.
Quello che risulta – conclude Castaldi – è che gli screening medici non siano stati effettuati, ma ancor più grave é che siano stati indentificati all’interno dei centri persone risultate positive al test di Mantoux (test che serve a saggiare la presenza in un individuo di una infezione anche latente da Mycobacterium tuberculosis, il micobatterio della tubercolosi) e altre malattie infettive gravi”.