I sei consiglieri comunali della coalizione centrodestra-movimenti civici salgono sull’Aventino. Diserteranno il Consiglio comunale del 27 dicembre, se non verrà modificato l’ordine del giorno per consentire “un ampio, doveroso e legittimo dibattito sulla gravissima crisi debitoria del Comune di Vasto”.
“Non c’è uno tra noi che possa accettare l’ennesima prevaricazione del sindaco Menna e del presidente Forte di impedire il dibattito sulla delibera della Corte dei conti”, scrivono in un comunicato congiunto Davide D’Alessandro, Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani.
“Abbiamo sopportato la sveltina della prima convocazione del Consiglio al 22 per far saltare strumentalmente la Commissione di vigilanza, già convocata, ma non accettiamo ulteriori forzature e imposizioni. Se Menna non ritira le due paroline ‘presa d’atto’ e non consente un ampio, doveroso e legittimo dibattito sulla gravissima crisi debitoria del Comune di Vasto, noi non parteciperemo al Consiglio comunale del 27 dicembre. Se la maggioranza, che ha già abbassato la testa dopo aver votato contro Pollutri, non intende riportare Menna a un comportamento rispettoso verso le istituzioni e verso tutti i cittadini di Vasto, si farà il Consiglio insieme al suo caro sindaco e al suo caro presidente. Senza di noi. La nostra serietà ci impone di restare fuori da un’Aula gestita malissimo da tempo e non attenta agli interessi di tutta la città”.
M5S: “Noi parteciperemo” – “A differenza di quanto comunicato dai consiglieri del centrodestra e delle liste civiche (pur condividendo la rabbia per l’ennesima prepotenza istituzionale di questa amministrazione), noi parteciperemo in ogni caso al prossimo Consiglio comunale, riservandoci ulteriori interventi ed azioni nelle sedi opportune, qualora questa grave lesione delle prerogative del Consiglio comunale non dovesse essere sanata con la cancellazione delle parole ‘presa d’atto”. Lo annuncia il Movimento 5 Stelle di Vasto.