La Asl provinciale assicuri il “diritto dei cittadini malati e delle loro famiglie ad avere a disposizione le condizioni per una morte equa. Si pensi che nella giornata odierna, nell’obitorio dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, vi erano cinque salme contemporanee – fatto questo ormai abitudinario per un nosocomio in cui vengono dirottati tutti i casi non più curabili nelle abitazioni dei quaranta comuni dell’entroterra vastese – allocate in condizioni di promiscuità, insufficienza di spazi, precarietà igienico-sanitarie, a ridosso di magazzini di sgombero”. Lo chiede Edmondo Laudazi, leader della lista civica Il Nuovo Faro.
“Questa situazione, nota alla Direzione aziendale e alle amministrazioni che si occupano del funzionamento del San Pio, ci induce ad affermare – non notandosi alcun intervento migliorativo delle funzioni espletate – che si sta forzando, oltre ogni limite di decenza, su una situazione già insostenibile”, polemizza il consigliere comunale d’opposizione, che annuncia “azioni di protesta clamorose invitando chi si deve muovere a risolvere questo problema immediatamente”.