“Perché i bambini di Vasto devono operarsi a Chieti?”. Lo chiede la consigliera comunale della lista civica Unione per Vasto, Alessandra Cappa, in un’interrogazione al sindaco, Francesco Menna.
Il documento – Scrive la rappresentante di UpV nell’interrogazione: “Premesso che i malati di ogni età meritano rispetto; che, a maggior ragione, quando il malato è un bambino, è doveroso porre particolare attenzione alle sue necessità e ai suoi bisogni; che occuparsi di un piccolo paziente significa farsi carico non solo della sua malattia, ma del nucleo familiare che gli è vicino; ciò non solo per evidenti ragioni pratiche ma anche al fine di creare nel piccolo la necessaria sensazione di sicurezza e di vicinanza affettiva durante il ricovero ospedaliero; che tale importante necessità non può certamente considerarsi soddisfatta allorquando i piccoli pazienti sono costretti a migrare in ospedali di altre città per essere sottoposti agli interventi chirurgici di cui necessitano; che da tempo ormai all’ospedale di Vasto mancano i cosiddetti anestesisti dedicati, specialisti che possono effettuare interventi chirurgici ai bambini di età inferiore ai dieci anni; che, infatti, tali interventi vengono effettuati solo in situazioni di urgenza; che per questo motivo i piccoli pazienti vastesi sono costretti a sottoporsi alle operazioni chirurgiche negli ospedali di altre città, lontani dai loro affetti e dalla loro abituale rete sociale e privati, dunque, di un prezioso supporto, proprio nel momento in cui ne hanno più bisogno.
Tutto ciò premesso”, Cappa chiede all’amministrazione comunale di “sapere se e quali iniziative intende assumere con la Asl di competenza affinché si faccia in modo che siano gli anestesisti dedicati a recarsi periodicamente presso l’ospedale di Vasto per consentire gli interventi dei piccoli pazienti e, di conseguenza, venga evitato, come oggi accade, che siano i bambini ad essere costretti ad allontanarsi per ottenere altrove le necessarie cure”.