Si conclude nel migliore dei modi per Giampiero Marrone, ex responsabile della protezione civile di Scerni, la vicenda giudiziaria che lo vedeva accusato di peculato.
Venerdì scorso la corte d’Appello dell’Aquila lo ha assolto con formula piena per non aver commesso il fatto. L’uomo nel 2011 è stato accusato di essersi indebitamente appropriato di alcuni attrezzi di proprietà dell’associazione, tra questi spazzaneve, decespugliatori e simili acquistati dal Comune.
La denuncia partì dal nuovo responsabile e il Comune si costituì parte civile, rappresentato dall’avvocato Fiorenzo Cieri. Dopo la condanna da parte del Tribunale di Vasto a due anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, i giudici della Corte d’Appello hanno riconosciuto che Marrone non ha mai commesso quei reati.
[ant_dx]Il legale dell’ex responsabile, Maria Assunta Pomponio, ha dimostrato che l’uomo non si è appropriato di quelle attrezzature, accusa, questa, che Marrone ha sempre rigettato.
Una vicenda, questa, che ha avuto anche risvolti politici. La moglie di Marrone, Cinzia Gabriele, infatti, era tra le probabili candidate sindaco per il centrosinistra a Scerni. La vicenda giudiziaria influì non poco per apparenti motivi di opportunità. Nonostante questa risultò, poi, la prima tra gli eletti con 174 preferenze (con la lista con a capo l’attuale primo cittadino Alfonso Ottaviano), fu lasciata fuori dalla giunta; una scelta, quella del sindaco, che portò la Gabriele a disertare anche l’insediamento in segno di protesta.