Di cosa parliamo – Una delle Commissioni permanenti del Consiglio comunale di Vasto si occupa di affari sociali e contributi. Esamina le domande presentate dai cittadini che si dichiarano bisognosi e controlla, caso per caso, se sussistono i requisiti per assegnare i sussidi di povertà, ripartiti in contributi ordinari e straordinari: somme di denaro destinate a pagare spese impellenti che i richiedenti non riescono ad affrontare.
Giuseppe Napolitano, presidente della Commissione consiliare Affari sociali e contributi. Nella seduta di ieri, maggioranza e opposizione si sono scontrate sull’erogazione dei sussidi di povertà, rimpallandosi le accuse di aver congelato l’erogazione dei contributi. Di chi è la responsabilità?
“Ritengo che l’opposizione faccia l’opposizione attraverso un lavoro politico e che la maggioranza svolga, a sua volta, il ruolo che le è proprio. Se c’è la necessità di migliorare il regolamento, provvederemo al più presto. Ho sciolto la seduta prendendo atto dell’esito della discussione e demandando agli uffici il compito di espletare l’iter procedimentale e al dirigente municipale competente, Vincenzo Marcello, le scelte gestionali”.
Questo significa che la commissione è bloccata e, di conseguenza, lei ha rimesso al dirigente ogni decisione?
“La commissione ha avuto un andamento diverso rispetto agli anni passati. Per essere vicino alle famiglie bisognose, ho preso atto della discussione, del confronto e del dialogo politico intercorsi nella seduta e ho demandato agli uffici e al dirigente l’espletamento delle procedure. Voglio precisare che la commissione ha una funzione di controllo e non di assegnazione dei contributi”.
Quante domande avreste dovuto esaminare nella seduta di ieri?
“Avremmo dovuto esaminare il 30-40% delle pratiche attualmente in essere. In totale, sono circa 70. Ieri il dirigente ne avrebbe portate in commissione almeno una trentina”.