Di cosa parliamo – Una delle Commissioni permanenti del Consiglio comunale di Vasto si occupa di affari sociali e contributi. Esamina le domande presentate dai cittadini che si dichiarano bisognosi e controlla, caso per caso, se sussistono i requisiti per assegnare i sussidi di povertà, ripartiti in contributi ordinari e straordinari: somme di denaro destinate a pagare spese impellenti che i richiedenti non riescono ad affrontare.
VASTO – Lo scontro sulla responsabilità dei ritardi nell’erogazione dei sussidi di povertà va in scena nella seduta della Commissione Affari sociali e contributi del Consiglio comunale.
Preceduto dal comunicato in cui il segretario del Pd, Luciano Lapenna, accusava l’opposizione di fare ostruzionismo e di ritardare l’erogazione dei contributi ai poveri, il botta e risposta è proseguito nella seduta di ieri, cui hanno partecipato, oltre ai consiglieri comunali componenti la Commissione, anche il sindaco, Francesco Menna, e Alfonso Mercogliano dell’Avvocatura comunale. L’ex sindaco e attuale consigliere comunale Lapenna (che il centrodestra definisce in un comunicato “tutor” di Menna) ha assistito alla seduta.
I rappresentanti della coalizione centrodestra-movimenti civici attaccano: “Sl sindaco, con arroganza e prepotenza, ha pensato di ripetere la solita tiritera dell’ostruzionismo dell’opposizione, della sua bontà verso i più bisognosi, ma è stato inchiodato spalle al muro da noi consiglieri di minoranza che gli abbiamo dimostrato come la responsabilità dei ritardi nell’erogazione dei sussidi sia soltanto sua, se si è dimostrato incapace per mesi di far modificare un regolamento come richiesto dal difensore civico regionale. Abbiamo dato la nostra totale disponibilità, giorno e notte, per le modifiche richieste”, scrivono in un comunicato congiunto Davide D’Alessandro, Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi e Vincenzo Suriani.
“Chi spreca denaro pubblico, chi viene pesantemente richiamato dalla Corte dei conti a ripianare un buco di oltre dodici milioni di euro, per una dissennata condotta finanziaria dell’Ente, non può dare lezione di povertà. I veri bisognosi di questa città che fanno richiesta per avere il tanto sospirato sussidio e devono aspettare mesi per averlo, hanno capito benissimo con chi devono prendersela, a maggior ragione nell’imminenza delle festività natalizie. Un’amministrazione incapace, pasticciona e confusionaria regala a chi è ricco, con incarichi e premi, e toglie a chi ha davvero bisogno. Solo con il milione di euro che pretende la Pulchra, potremmo aiutare tantissimi bisognosi, fornendo loro ciò di cui hanno davvero bisogno”.