È iniziata ieri la missione pastorale di Don Nicola Fioriti come parroco di San Marco Evangelista a Vasto. In tanti hanno partecipato alla solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, per accogliere con affetto il sacerdote che subentra a Don Gianni Carozza, costretto a lasciare l’incarico come parroco a causa di problemi si salute. Con i fedeli di San Marco, che hanno accolto Don Nicola, c’erano anche quelli di Archi, dove il sacerdote è stato per sei anni, quelli di Tornareccio, sua città natale e tante altre persone che ne hanno incrociato il cammino nei dieci anni di sacerdozio. Con monsignor Forte hanno preso parte alla celebrazione tanti sacerdoti della città e della diocesi, compreso Don Carozza, di cui Don Fioriti raccoglie il testimone, e Don Andrea Manzone, chiamato da monsignor Forte a guidare la parrocchia di Archi.
[ads_dx]Nella sua omelia padre Bruno si è rivolto al nuovo parroco di San Marco lasciandogli tre compiti: “Annuncia sempre la parola di Dio, valorizza ogni persona e stai attento ai piccoli germogli che sbocciano perchè ci danno l’indicazione di ciò che Dio vuole”. Ha poi rivolto la sua preghiera affinchè “Dio aiuti Don Nicola nel ministero in questa comunità continuando il lavoro di don Gino Smargiassi e Don Gianni Carozza“.
Il neo parroco, prendendo la parola al termine della celebrazione, ha voluto esprimere il suo ringraziamento a tutti i presenti. “Lascio il porto sicuro di Archi, dove ho vissuto sei anni intensi, impegnativi. E ringrazio la comunità di Archi che anche oggi mi fa sentire la sua vicinanza. E ringrazio la comunità di San Marco, in questi giorni ho sentito tanta umanità e affetto”. Rivolgendosi poi a Don Gianni ha detto che “qui sarà sempre casa tua, vieni quando vuoi e non sentirti mai fuori di casa“. E poi le parole di affetto per Don Gino, Don Camillo, Don Mario e suor Domenica, preziosi per la vita della parrocchia. Ha ricordato la figura di San Tommaso, a cui è legato sin dalla sua ordinazione sacerdotale e che in una giornata così importante ha sentito vicino perchè “come Tommaso ha vissuto lo stupore dell’incontro con Gesù Risorto anche io oggi sono colmo dello stupore di Dio“.
E poi, per concludere, Don Fioriti ha sottolineato che “la fede va colta nell’ordinario, nelle cose quotidiane”. L’inizio della sua esperienza di parroco a San Marco si è chiuso poi con un messaggio semplice ma intenso: “C’è un posto speciale nel mio cuore per ciascuno di voi“.