No agli esperimenti col cerio nei laboratori del Gran Sasso, “in una zona a forte rischio sismico e sopra una sorgente d’acqua che alimenta gran parte della rete idrica abruzzese”.
Otto consiglieri comunali di Vasto chiedono al Consiglio di prendere posizione contro l’autorizzazione rilasciata dal Governo nazionale e dalla Regione.
Il primo firmatario è Francesco Prospero (Progetto per Vasto): “Ho protocollato, unitamente ai colleghi Suriani, Carinci, Gallo, D’Elisa, Giangiacomo, D’Alessandro e Ludazi un ordine del giorno su un fatto di particolare rilievo che necessita di un’indifferibile presa di posizione
del nostro Consiglio comunale.
Il nostro territorio e i nostri cittadini, come del resto tutti i cittadini
Abruzzesi e non solo, sono in pericolo. Infatti, da notizie apprese da organi di stampa, la Regione Abruzzo e il Governo Nazionale avrebbero autorizzato un esperimento con il Cerio 144 presso i Laboratori del Gran Sasso in una zona a forte rischio sismico e sopra una sorgente d’acqua che alimenta gran parte della rete idrica abruzzese.
Il pericolo di contaminazione radioattiva della sorgente è concreto e reale e, pertanto, tutti gli abruzzesi dovrebbero attivarsi per scongiurare l’avvio di tale sperimentazione.
La Commissione Attività produttive della Regione Abruzzo, dal canto suo, in data 22 novembre 2017, ha approvato all’unanimità una risoluzione urgente presentata dal Movimento 5 stelle per impegnare presidente e Giunta
Regionale ad attivarsi contro l’avvio di tale sperimentazione.
Anche alcuni comuni abruzzesi hanno manifestato il loro dissenso nei confronti di tale sperimentazione e la stessa cosa dovrebbero fare tutte le amministrazioni comunali della nostra regione. Solo una presa di posizione forte da parte di tutto l’Abruzzo, come è già capitato precedentemente con Ombrina e con il Centro Olii di Ortona, potrà far desistere gli Enti sovraordinati da un’iniziativa disastrosa per la nostra Regione.
Pertanto, senza ulteriore indugio, il Consiglio comunale, nella seduta del 28 novembre 2017, dovrà incaricare, all’unanimità, il sindaco di Vasto e l’attuale amministrazione comunale ad attivarsi per porre in essere tutte le misure idonee a bloccare l’esperimento SOX presso i laboratori del Gran Sasso.
Ci auguriamo che alla presa di posizione del nostro Consiglio comunale ne seguiranno altre perché solo unito, come dimostrano i precedenti di Ombrina e del Centro Olii di Ortona, l’Abruzzo potrà scongiurare questo ennesimo pericolo ambientale”.