I carabinieri della compagnia di Ortona hanno svolto ieri una vasta operazione di controlli sul territorio, concentrandosi in particolare sulle scuole, dove sono stati svolti controlli antidroga con l’ausilio di unità cinofile, ed eseguendo provvedimenti restrittivi per maltrattamenti tra le mura domestiche.
A Ortona, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in arresto D.P., 40enne commerciante ortonese, in seguito ad una condanna divenuta definitiva ad un anno e sei mesi di reclusione “per maltrattamenti in famiglia che l’uomo avrebbe commesso ai danni dei familiari conviventi tra il 2002 ed il 2007“. Il 40enne ortonese è stato sottoposto al regime di arresti domiciliari.
[ads_dx]È finito invece in carcere D.G.G., 34enne di Miglianico già noto alle forze dell’ordine e che si trovava agli arresti domiciliari per altri reati. Il G.I.P. presso il Tribunale di Chieti ha applicato la misura restrittiva perché, a seguito di indagini svolte dai militari dell’Arma di Miglianico sotto la direzione della Procura della Repubblica di Chieti, è emerso che, proprio durante gli ultimi mesi di detenzione tra le mura domestiche, “ha commesso una serie di maltrattamenti ai danni dei propri genitori”. Per qusto il tribunale ha predisposto la detenzione in carcere e l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Chieti.
Nel corso della stessa operazione a San Vito i carabinieri hanno tratto “in arresto P.N., 52enne pregiudicato di origine campana ma da tempo residente in zona, che doveva scontare 3 anni e 2 mesi di reclusione per usura. L’uomo, che fu coinvolto alcuni anni fa, insieme ad altri indagati, nell’indagine Wild Horse condotta da Procura e Carabinieri di Lanciano, che fecero luce su una serie di episodi di usura commessi tra il 2009 ed il 2012, è stato associato al carcere di Lanciano”.