Se le pratiche per la concessione dei sussidi di povertà procedono a rilento la colpa è dell’opposizione. Luciano Lapenna, segretario del Partito democratico di Vasto, attacca la minoranza: “Il Difensore Civico Regionale ha invitato la commissione a svolgere funzioni di controllo in merito all’operato del dirigente che ha la responsabilità della gestione della pratica. Intanto la commissione non ha potuto funzionare, con il solo risultato di impedire ai bisognosi di avere il contributo.
Il ricorso e gli esposti delle minoranze hanno avuto fino ad oggi il solo risultato di bloccare la macchina amministrativa danneggiando la
cittadinanza. E’ accaduto per il concorso invalidi ed ora per i lavori della commissione sussidi.
E’ bene ricordare che il nuovo regolamento sui sussidi è stato modificato dalla commissione regolamenti accogliendo le richieste di gran parte delle minoranze che, ad eccezione del rappresentante della lista Faro, votarono poi favorevolmente in Consiglio, il testo della commissione così come modificato.
Se oggi 70 pratiche sono rimaste ferme è bene che si sappia di chi è la colpa. La commissione riprenderà il lavoro nei prossimi giorni, adeguandosi ai suggerimenti del Difensore Civico regionale, operando come fatto in questi anni nel solo interesse dei cittadini bisognosi”.
La replica – Dall’opposizione replica Davide D’Alessandro (Vasto2016), che chiede a Lapenna e all’amministrazione Menna di “dare le dimissioni per manifesta incapacità”.
Poi contrattacca: “Luciano Lapenna ha ritrovato la parola. Gli serve per andare sui giornali e continuare a sognare la candidatura al Parlamento. Ha dimenticato di essere stato rinviato a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione in un processo in cui il suo sindaco e la sua maggioranza hanno votato, con la minoranza, la costituzione di parte civile.
Lapenna sa che tutte le delibere e le iniziative amministrative che interessano i cittadini sono state sempre proposte da noi: ospedale, ss16, concorsi pubblici per assunzioni, sicurezza, vigili urbani, tribunale, gestione società partecipate, Pulchra e Civeta, e chi più ne ha più ne metta. Il Comune va avanti grazie al lavoro della minoranza. Lapenna e Menna hanno soltanto regalato alla città, per Natale 2017, un buco di 12 milioni di euro. E la Corte dei conti ha chiesto l’immediato rientro dal debito.
Lapenna, adesso, fa finta di avere a cura i bisognosi. Con tutti i soldi dei premi elargiti per la segreteria e i dirigenti, quanti cittadini bisognosi avremmo potuto aiutare? Altro che 70″.