Si accende come prevedibile la discussione politica sul sequestro preventivo da parte dei carabinieri forestali delle tonnellate di detriti del Buonanotte ammucchiati a poche centinaia di metri dal torrente. Nei giorni scorsi le forze dell’ordine erano intervenute su disposizione della Procura della Repubblica di Vasto per sequestrare l’area Sic invasa da fango e altro materiale proveniente dall’opera di pulizia [LEGGI].
Sull’argomento il primo a intervenire è stato il consigliere comunale vastese Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) accusando gli ambientalisti di voler bloccare i lavori per evitare nuovi straripamenti [LEGGI].
La pulizia del Buonanotte è frutto di un accordo tra la Regione Abruzzo – che ha stanziato 140mila euro – e i comuni di Vasto e San Salvo, quest’ultimo stazione appaltante.
A richiamare alle proprie responsabilità l’ente capofila è il Partito Democratico sansalvese: “Un danno ambientale è quanto si ipotizza e per l’amministrazione comunale la colpa ora sarà di qualcun altro. Prima si appropria di meriti non suoi – la bonifica si è potuta effettuare solo grazie alla Regione Abruzzo – ora le responsabilità saranno di altri
[ant_dx]Una bonifica, quella del Torrente Buonanotte, effettuata grazie ai finanziamenti concessi dalla Regione Abruzzo. Una bonifica i cui lavori sono stati appaltati dal Comune di San Salvo propostosi come ente capofila per l’esecuzione dei lavori. Una bonifica che potrebbe avere oggi dei risvolti penali. Il materiale di risulta infatti, secondo la Procura sarebbe stato depositato sull’area SIC e quindi vietato.
Ricordiamo come l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Magnacca si appropriò del risultato raggiunto – la bonifica del torrente – quando la verità è che i soldi per bonificare l’area sono stati concessi dalla Regione Abruzzo guidata dal presidente D’Alfonso che, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni comunali, ha pensato e pensa prima di tutto al bene dei cittadini e all’ambiente.
Ora che però e purtroppo sono subentrati problemi seri e importanti, l’amministrazione comunale tace e ora dirà, come sempre, che la colpa è di qualcun altro.
Brava è l’amministrazione Magnacca a prendersi meriti che non sono suoi e a riversare ad altri invece le responsabilità in presenza di errori. La sindaca Magnacca la conosciamo bene. Era pronta ad applaudire la sua stessa amministrazione per il risultato raggiunto tralasciando l’ottimo lavoro svolto invece dalla Regione Abruzzo che ha a cuore da sempre il bene del territorio. Oggi però che un problema si è creato, si tace. Ma non si amministra di certo così.
Alla luce di quanto accaduto chiediamo all’amministrazione comunale con quali soldi verrà adesso bonificata l’area e qual è il danno che si sta procurando all’arenile di San Salvo e Vasto“.