Giuseppe Del Moro sarà comandante della polizia municipale anche per tutto il 2018. Ma le questioni legali non sono archiviate: annullata la sentenza che sanciva la legittimità della nomina del tenente al vertice del Comando di piazza Rossetti.
Il 9 novembre i giudici della Corte d’Appello dell’Aquila hanno rilevato un vizio di forma nel giudizio di primo grado: la mancanza della notifica, nei confronti di Del Moro, del ricorso presentato dai tenenti Giovanni Cioffi, Luigi La Verghetta e Antonio Di Lena.
Il segretario regionale del sindacato autonomo Diccap, Walter Falzani, esprime “soddisfazione per l’annullamento della sentenza del giudice del lavoro di Vasto disposto dalla Corte d’Appello”, che “darà perciò la possibilità ai tenenti di proporre un nuovo ricorso”. Nel frattempo, due ricorrenti, Cioffi e La Verghetta, hanno lasciato la polizia locale e ottenuto il trasferimento ad altri uffici comunali.
Il sindacato contesta anche il nuovo regolamento di polizia municipale del Comune di Vasto, “approvato dalla Giunta Lapenna nel giugno 2016 (pochissimi giorni prima della scadenza del suo mandato) che, abrogando il precedente regolamento del Corpo, ha cercato – sostiene Falzani – di sanare la irregolarità della nomina dirigenziale del dottor Marcello e quella della posizione organizzativa del tenente Del Moro” e lo ha fatto, secondo il Diccap, “in contrasto con quando disposto dalla legge nazionale quadro sull’ordinamento della polizia municipale, dalla legge regionale in materia di polizia locale e con l’orientamento del Consiglio di Stato”, per cui “tra il sindaco e il comandante non può essere interposta la figura di un dirigente”. Inoltre, “il Tar Abruzzo, a seguito del ricorso inoltrato proprio dal Diccap, ha annullato il nuovo regolamento del Corpo di polizia municipale proprio perché approvato dalla Giunta e non dal Consiglio comunale”.
Falzani auspica che l’assessore comunale alla Polizia municipale, Gabriele Barisano, “faccia sentire la sua autorità e si attivi con forza per il ripristino della legalità” e rivolge un invito al sindaco, Francesco Menna: “Provveda saggiamente ad attivarsi per l’annullamento in autotutela del regolamento approvato dalla precedente Giunta Lapenna”.
Polemiche – “Non era mai accaduto che i vigili andassero sotto le finestre del Comune a urlare il loro sdegno nei confronti di un sindaco in carica. A Lapenna è accaduto”, ricorda Davide D’Alessandro, consigliere comunale di Vasto2016. “Ora, al di là di tutte le sentenze fatte e di quelle che eventualmente verranno, il nodo della polizia municipale non è stato sciolto. Da quando l’amministrazione Lapenna ha operato una serie di forzature, con intento punitivo, riducendo un Corpo di valorosi dipendenti dello Stato ad appendice della Protezione civile, la crisi si è acuita e neppure l’assessore Barisano, nonostante qualche sforzo, l’ha risolta. Alcuni vigili hanno abbandonato, altri sopportano. Non si può andare avanti così”. Secondo D’Alessandro, “occorre fare piena luce sulle tante questioni che il Diccap evidenzia e denuncia da anni”.
Per Vincenzo Suriani, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, “si tratta dell’ennesima sconfitta della sinistra in materia di personale, che sconfessa le scelte di Lapenna e del suo successore Menna. E’ chiaro come il sole che nel Comune di Vasto esiste un problema relativo al personale, che riguarda non solo i vigili, ma anche tante altre categorie di scontenti. Basta vedere l’alto numero di richieste di trasferimento. Auspichiamo un pronto ritorno alla legalità, a cominciare dall’annullamento del regolamento varato, illegittimamente, in Giunta nel 2016. Se ciò non dovesse avvenire – conclude Suriani – siamo pronti a dare battaglia contro una gestione opaca del personale che, come ho detto nell’ultimo Consiglio comunale, riserva sorprese ogni giorno peggiori”.