Questa sera (ore 20.30) nell’auditorium “San Paolo” andrà in scena lo spettacolo teatrale Gran Casinò – Storie di chi gioca sulla pelle degli altri. Lo spettacolo annovera la regia di Gilberto Colla (autori Ercole Ongaro e Fabrizio De Giovanni) e la presenza di Fabrizio De Giovanni nei panni del protagonista; l’appuntamento è a cura della Caritas Diocesana di Chieti-Vasto.
“Storie di chi gioca sulla pelle degli altri serve per dire no al gioco d’azzardo, anche a quello legale, per contribuire a creare una consapevolezza su un perverso business gestito dalle lobby del gioco perché questo cancro sociale cessi di propagarsi nelle mente e nell’animo di milioni di cittadini – spiega la Caritas – Attraverso la realizzazione di questo spettacolo, Caritas vorrebbe dissuadere le persone dal giocare: dalle slot machine ai casinò, dalle lotterie ai gratta e vinci, ormai accessibili a chiunque e particolarmente presenti nei locali pubblici perché il gioco è una dipendenza simile alla tossicodipendenza e porta alla ludopatia soprattutto quando si cominciano a vincere piccole somme.
Molti hanno intravisto nel gioco d’azzardo la soluzione ai propri problemi economici e si sono gettati a capofitto nel mare delle scommesse; ogni cittadino italiano, minorenni compresi, si è giocato in media, lo scorso anno, più di 1.500,00 euro.
Così si scopre come in un’Italia che da decenni è in forte declino economico e sociale, il gioco d’azzardo ha fatto registrare un exploit travolgente: il fatturato dell’azzardo legale è passato dai 26 miliardi di euro del 2005 ai 98 miliardi di euro del 2015. Gli italiani sono meno dell’ 1 % della popolazione del pianeta, ma nei giochi on line rappresentano il 23% del mercato mondiale. Ancora più allarmante è sapere che l’Abruzzo rappresenta la prima regione assoluta per spesa nel gioco d’azzardo.
La Compagnia Teatrale da 22 anni si occupa esclusivamente di Teatro Civile, con spettacoli emotivamente coinvolgenti e di forte impegno sociale. Lo spettacolo è interamente gratuito e risulta adatto sia al pubblico adulto che ai giovani, primi destinatari dell’evento”.