È arrivata stamattina l’ufficialità di quanto annunciato ieri dal commissario del Civeta, Franco Gerardini. La Cupello Ambiente ha chiesto la “sospensione/chiusura avvio procedimento” di Via relativo alla discarica da 455mila metri cubi in località Valle Cena in territorio di Cupello.
“In riferimento alla precedente istanza presentata dalla Cupello Ambiente con Prot. n°323/DIR in data 24/10/2017 – si legge nella comunicazione di stamattina da parte della società – Si richiede la sospensione/chiusura dell’avvio procedimento in quanto sono state riscontrate delle non conformità formali e sostanziali nella documentazione precedentemente trasmessa.
Scusandoci per quanto sopra, sarà cura della Scrivente rimettere a breve termine la intera nuova documentazione priva delle predette non conformità”.
VICENDA SINGOLARE – Il progetto è stato inviato dalla Cupello Ambiente (Ati composta dalla foggiana Agecos e dalla parmense Riccoboni che gestirà per altri 14 anni la terza vasca del Civeta) il 24 ottobre scorso al comitato di Valutazione d’Impatto Ambientale venendo presentato come “quarta vasca a servizio del consorzio Civeta”; nella documentazione erano molteplici i riferimenti al consorzio intercomunale del Vastese [LEGGI].
[ant_dx]Il progetto arrivato solo un anno dopo l’inaugurazione della terza vasca suscitò subito qualche dubbio. Il Forum H2O evidenziò alcune criticità presenti nei documenti parlando, tra l’altro, di studi datati [LEGGI].
Dopo gli articoli di stampa e le osservazioni dell’associazione ambientalista, il commissario Franco Gerardini con una nota del 31 ottobre smentì coinvolgimenti del Civeta nella vicenda dichiarandone l’estraneità e sottolineando il carattere “squisitamente privato” dell’iniziativa [LEGGI].
Ieri, quindi è andato in scena “l’incontro chiarificatore” tra le due parti al termine del quale Gerardini ha annunciato la necessità di rettificare la documentazione eliminando ogni riferimento al Civeta [LEGGI]. Oggi la richiesta ufficiale della Cupello Ambiente a momentanea conclusione di questa singolare vicenda.
Alla base del malinteso ci sarebbero meri errori tecnici, così come ammesso dall’amministratore della Cupello Ambiente, Rocco Bonassisa, nel corso dell’incontro. L’aver ufficialmente presentato agli uffici regionali la considerevole mole di documenti di un progetto spacciandolo come “a servizio del Civeta”, da realizzare in parte sul terreno dell’ente (due particelle sono del Civeta) a sua insaputa, per ora, quindi ha portato solo al ritiro e alla prossima ripresentazione dello stesso.