“Il commissario del Consorzio e il dirigente del Servizio Via della Regione procedano ad una segnalazione alla Procura di Vasto e agli Ordini professionali degli estensori dello Studio di Impatto Ambientale per le loro opportune valutazioni”. Il Forum H2O chiede che la magistratura indaghi sul progetto – prima presentato e poi ritirato – di realizzare una quarta discarica nell’impianto di Cupello del Civeta, il consorzio intercomunale che si occupa di riciclare e smaltire i rifiuti del Vastese.
“Pur esprimendo soddisfazione per il momentaneo successo rileviamo che a nostro avviso quanto accaduto è del tutto inaccettabile, con un tentativo di realizzare una discarica privata su terreni del consorzio pubblico ignaro dell’avvio della procedura e con i documenti progettuali fuorvianti. Elaborati su elaborati in cui era evidenziato che la discarica sarebbe stata a servizio del Consorzio, senza uno straccio di affidamento. Su questo fatto non si può certo passare sopra sbianchettando gli elaborati per ripresentare il progetto”.
Quindi la richiesta di aprire un’inchiesta giudiziaria: “Bisogna chiarire il contesto da cui è nata questa iniziativa unilaterale, anche perchè non è che, nelle procedure di Valutazione d’impatto ambientale, i cittadini devono stare lì a cercare negli studi notizie non veritiere. E’ compito dei professionisti e dei funzionari pubblici deputati al controllo assicurare che almeno le informazioni descrittive sul progetto siano affidabili. Abbiamo evidenziato ai rispettivi uffici questi aspetti anche verbalmente ieri ed oggi. Inoltre ribadiamo l’inopportunità di una nuova discarica del privato nell’area quando bisogna puntare su riciclo e riutilizzo dei rifiuti”.
D’Amico: “I sindaci sapevano?” – “Di fronte alla presentazione del progetto della 4^ vasca alla Regione Abruzzo è possibile che nessuno sapeva niente?”, chiede il consigliere comunale Camillo D’Amico. “E’ certo che i sindaci dei Comuni soci e fondatori dell’impianto Civeta non ne fossero a conoscenza? Gli stessi sindaci dei Comuni soci fondatori e proprietari dell’impianto hanno contezza del fatto che, così continuando, si è snaturata la vocazione originale del Civeta facendolo, diventare sempre più discarica? Hanno consapevolezza dei seri rischi che incombono nel territorio per la grande probabilità che c’è nel ricevere rifiuti d’ogni genere e d’ogni dove al solo scopo di fare cassa da parte del privato che gestisce la discarica?
E’ giunta l’ora che la politica e le istituzioni del territorio rialzino la testa e facciano squadra in una difesa concreta, chiara e realistica degli interessi generali non delegando più ad altri rappresentanza e tutela”.